Proviamo il Ford Ranger Raptor SE: un Baja Truck sotto mentite spoglie

Abbiamo provato in città e su sentieri sterrati l'ultimo Ford Ranger Raptor con motore 2.0 EcoBlue diesel da 213 CV.

Proviamo il Ford Ranger Raptor SE: un Baja Truck sotto mentite spoglie
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Ford Performance è la divisione che si occupa da anni di dare "voce" alle vetture dell'Ovale Blu tramite modelli opportunamente modificati e rivisti che fanno delle prestazioni l'obiettivo principale. Lo abbiamo visto in passato con Focus ST (a bordo della nuova Ford Focus ST sulle Dolomiti) e Fiesta ST (in Val Seriana con la Fiesta ST) ma il reparto sportivo di Ford non si limita soltanto all'asfalto e alla pista, infatti contribuisce a portare sul mercato anche veicoli fuoristrada - specialmente pick-up - meno convenzionali ma molto più pepati.
Abbiamo provato per voi il bestseller europeo Ford Ranger in edizione Raptor con allestimento Special Edition mettendolo alla prova sia su percorsi sterrati sia in ambito urbano, portandolo fuori dalla sua "comfort-zone". Ecco com'è andata.

Muscoli a vista per il Ford Ranger Raptor

Se non volete passare inosservati il Ford Ranger Raptor non può che essere la vostra scelta. Alto 28 cm da terra, largo 2 metri e lungo ben 5,4 metri, questo pick-up ricorda nelle forme (e nello spirito) i Baja Truck che competono nei rally raid americani, rispetto al Ford Ranger tradizionale infatti le differenze sono moltissime e molto marcate.

Si notano subito i parafanghi allargati che donano alla vettura un aspetto super aggressivo e spiccatamente racing, mentre griglia frontale, gruppi ottici, passaruota e padane sono customizzate ad-hoc per questo veicolo.
Anche le ruote hanno ricevuto una cura al testosterone, Ranger Raptor monta dei cerchi in lega dedicati e avvolti da pneumatici tassellati di primo equipaggiamento BF Goodrich All Terrain Baja Champion oppure General Tire Grabber AT in misura 285/70 R17, che oltre a essere funzionali su questo tipo di automobile danno un tocco selvaggio aggiuntivo.
Il modello che abbiamo provato, essendo Special Edition, era arricchito da personalizzazioni estetiche come la colorazione Performance Blue e il Pack Raptor + Raptor SIP Pack comprendente strisce da corsa nere opaco, passaruota, paraurti anteriore e posteriore, maniglie e griglia con finitura nera opaca, specchietti retrovisori riscaldabili, rivestimento del letto posteriore e ganci di traino anteriori verniciati in rosso. All'interno dell'abitacolo di guida ci si sente come avvolti in un gigantesco bozzolo, la sensazione di comfort è totale e inebriante.

Nonostante il volante multifunzione in pelle con mirino rosso e i sedili contenitivi in misto pelle-camoscio, la prima cosa che l'utente tende a percepire è l'incrollabile solidità del Ford Ranger Raptor. C'è molta plastica, vero, ma la sua presenza è dettata principalmente dal fatto di essere un materiale "furbo" da pulire - ricordiamoci infatti che l'habitat del Ranger è lo sterrato. La qualità degli assemblaggi è comunque molto alta, noi per esempio non abbiamo mai sentito uno scricchiolio nemmeno percorrendo tratti fuoristrada a oltre 80 km/h.

Arricceranno forse il naso gli amanti dei mega schermi e dei cruscotti digitali, il Raptor infatti offre un ambiente "poco tedesco e molto americano", anche se nell'equipaggiamento di base è compreso veramente di tutto.
La plancia centrale, molto old-school, presenta uno schermo touch da 8 pollici con il classico ma ormai pensionato Ford SYNC 3 che si integra col cavo ad Apple CarPlay e Android Auto mentre poco più in basso ci sono i comandi fisici del climatizzatore bi-zona.
Anche il cruscotto non abbandona lo spirito crudo della vettura, contagiri e contachilometri sono rigorosamente analogici, l'unica eccezione è rappresentata da un piccolo schermo LCD dove viene mostrato il computer di bordo con consumi, info di guida e driving mode.

Come si comporta il Ford Ranger Raptor

A vedere questo Ford Ranger Raptor viene da chiedersi se sia effettivamente più T-Rex che Raptor. I suoi quasi 5 metri e mezzo di lunghezza lo rendono un po' impacciato nell'uso quotidiano, soprattutto se lo si guida su strade cittadine concepite 60 anni fa per ospitare al massimo delle FIAT 127.

Scherzi a parte, l'ottima visibilità e l'incredibile altezza che offre questo truck americano riescono a infondere una certa sicurezza al proprio conducente, il tutto sta nel cercare di prendere le misure il prima possibile, abituarsi all'assenza di sensori anteriori e telecamera frontale (eh già) e prendere coscienza del fatto che con un bisonte di oltre 2,5 tonnellate certe manovre e certi parcheggi sono totalmente da evitare.
Diciamo l'ovvio chiaramente, perché chi è intenzionato ad acquistare un Ranger Raptor è più interessato alle sue performance come mezzo da lavoro che da giocattolone da portare sulle strade sterrate.
Nonostante la famiglia dei pick-up sportivi Ford nata nel 2010 abbia previsto sin da subito motori esagerati, come il 6.2L da 411 cv dell'F-150, per il fratello europeo è stato scelto un propulsore molto più convenzionale, parco e versatile.

Ranger Raptor monta un motore 2.0 quattro cilindri biturbo diesel EcoBlue da 213 CV e 500 Nm di coppia, numeri un po' "pallidi" se consideriamo che il fratellone F-150 ha oggi in dotazione un 3.5 V6 biturbo a benzina da 450 CV, ma tenete presente che con questi valori di coppia il propulsore diesel ha un vigore davvero notevole già a 1.750 giri e può spingere il Ranger fino a un massimo di 170 km/h con uno scatto 0-100 in 10.5 secondi, vantandosi anche di una massa rimorchiabile fino 2,5 tonnellate.

Lo spunto c'è tutto, il cambio abbinato è un 10 rapporti (con ridotte in setup 4H) a variatore di coppia derivato dalla Ford Mustang e aiuta questo gigante a spalmare dignitosamente i consumi fino agli 11-12 km/l in autostrada e circa 8-9 km/l nel misto se si usa un piede abbastanza leggero. Non vi aspettate però cambiate da doppia frizione, spesso e volentieri è utile ricorrere ai paddle al volante per salire di marcia dato che la trasmissione tende a portare i giri un po' più in alto del dovuto, soprattutto nei tratti scorrevoli extraurbani.

Sull'asfalto il Ranger Raptor si comporta bene, anche se l'altezza da terra, le gomme tassellate e il peso lo mettono in difficoltà quando l'asfalto è viscido.
In nostro aiuto però ci sono i controlli elettronici che intervengono sempre al momento giusto, tra cui citiamo un upgrade del Ford Stability Control con Roll Mitigation Function, l'ESC, il Trailer Sway Control, l'Hill Start Assist e il Load Adaptive Control.

È sullo sterrato però che la musica cambia e il Ranger Raptor può esprimere tutto il suo vero potenziale. Il DNA dei modelli che partecipano alla Baja 1000 si sente tutto, gli ammortizzatori Fox con pistoni da 63,5 mm con Position Sensitive Damping sono un capolavoro d'ingegneria in grado di aumentare o diminuire lo smorzamento in base alle condizioni della strada, questo permette al pick-up dell'Ovale Blu di percorrere tratti fuoristrada a più di 100 km/h senza il minimo scossone.

Il sistema sospensivo prevede poi dei bracci in alluminio di supporto al frontale e sospensioni con Meccanismo di Watt sul retro, questo consente a tutto l'asse posteriore un minimo di movimento laterale mentre oscilla verso l'alto e verso il basso.
Tradotto significa che trovarsi con una ruota alzata in fase di torsione è piuttosto difficile e anche se dovesse capitare c'è sempre la funzione di blocco del differenziale che giunge in soccorso.

Anche se non è nato come offroader puro il Ranger Raptor è comunque dotato di selettore della trazione: di default spingono solo le ruote posteriori ma si può passare da 4x2 a 4x4 in modalità 4H (fino a 120 km/h) oppure scegliere, solo per basse velocità, le ridotte passando a 4L.
Questo gli permette, nonostante il passo lungo e il peso non trascurabile, di essere comunque un ottimo mezzo fuoristrada in grado di mangiarsi qualsiasi tipo di terreno, dalla sabbia alle rocce fino a fango e neve.

Le sei driving mode - Normal, Sport, Erba-Ghiaia-Neve, Fango-Sabbia, Roccia e Baja, una configurazione speciale improntata all'alta velocità su fondi sabbiosi - permettono una gestione totale e completa dei terreni da affrontare, oltre a una notevole capacità di guado di ben 85 cm visti i 283 mm di altezza da terra del mezzo.
Noi ci siamo cimentati pure in piccole scalate su cumuli di terra battuta: l'angolo d'attacco è un buon 32,5 gradi, mentre angolo di dosso e angolo di uscita sono di appena 24, inoltre la piastra paracoppa maggiorata è un grande plus in queste situazioni.

Prezzio, disponibilità e allestimenti di Ford Ranger Raptor

Ford Ranger Raptor è ancora ordinabile in concessionaria nonostante sia già stato annunciato il nuovo modello "by Ford Performance" della 5a generazione in arrivo nel 2023 (ufficiale il nuovo Ford Ranger Raptor 2022).
Il prezzo di partenza però non è cosa di poco conto: si parte da 57.100 euro IVA esclusa, ovvero ben 69.662 euro a conti fatti, a cui però bisogna aggiungere altri 2.900 euro circa per il Raptor Pack Design e 1.600 per il riscaldatore ausiliario programmabile.

Il cartellino è tra i più salati in circolazione ma dobbiamo anche dire che al momento, eccezion fatta per il fratello F-150 Raptor che però non viene importato in via ufficiale in Italia - il Ranger Raptor non ha un degno rivale, tanto che di fatto si è creato una nicchia di mercato tutta sua.
Avrebbe poco senso cercare di metterlo a confronto con un Jeep Wrangler Gladiator, che oltre a essere meno sportivo ha anche meno spazio di carico (il Ranger ha un cassone da 156x158 cm), oppure con un Volkswagen Amarok o un Mercedes-Benz Classe X che per quanto più "fancy" e con circa lo stesso prezzo non hanno però il carattere da trophy truck della controparte americana.