Nuove SEAT Ibiza, Arona e Leon TGI a metano: la nostra prova su strada

Siamo andati in Spagna, fra Madrid e Àvila, a provare le nuove SEAT Ibiza, Arona e Leon TGI a metano, in Italia con un prezzo aggressivo.

Nuove SEAT Ibiza, Arona e Leon TGI a metano: la nostra prova su strada
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Il settore automotive sta certamente passando un periodo di transizione. Gli utenti sono contesi dalle auto ad alimentazione tradizionale da una parte, pensiamo ai classici motori benzina e diesel, e dalle futuristiche vetture elettriche dall'altra, anche se - soprattutto in Italia - ci sono diversi spigoli da superare, come la diffusione tutt'altro che capillare delle stazioni di ricarica e l'impossibilità di fare "il pieno" di energia nel giro di pochi minuti.
Fra queste due "strade maestre" c'è certamente un sentiero mediano, rappresentato dal gas naturale compresso (CNG), il metano. Una soluzione molto amata da italiani, spagnoli e tedeschi e su cui SEAT ha deciso di puntare aggiornando buona parte della sua gamma, senza considerarlo un carburante "di passaggio" ma una soluzione valida anche per il futuro.
Non a caso siamo volati fino a Madrid (e dintorni) per scoprire le nuove Ibiza TGI, Arona TGI e Leon TGI, vetture di natura differente in grado di abbracciare un pubblico estremamente vasto, rispettando allo stesso tempo l'ambiente senza sacrificare le prestazioni. Queste almeno sono le premesse di SEAT, come si comportano poi queste vetture sul campo, una volta in strada?

Arona TGI: animale urbano

Partiamo dalla Arona TGI, che offre 13,8 kg di capacità grazie a tre serbatoi per il metano e un'autonomia WLTP di 360 km. In caso di necessità, con il serbatoio per la benzina da 9 litri si percorrono altri 150 km circa, si parla dunque di un'autonomia totale di circa 500 km. Questa variante, che permette l'abbinamento con tutti gli allestimenti (Reference, Style, Xcellence e FR) monta un motore 1.0 TGI a 12 valvole, capace di erogare 90 CV di potenza e 160 Nm di coppia fra i 1.800 e i 3.800 giri/min. Il cambio è manuale a 6 rapporti e permette di raggiungere una velocità massima di 172 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 13,2 secondi. SEAT ha riposto attenzione massima alla sicurezza della vettura, sia attiva che preventiva, offrendo al cliente il Front Assist con riconoscimento dei pedoni per la guida cittadina, il rilevatore di stanchezza del conducente, l'Hill Hold Control e il sistema di Frenata Multipla.

Di serie troviamo anche i fari Full Led e i sensori luci/pioggia, a richiesta invece è possibile aggiungere il Rear Cross Traffic Alert, che ci aiuta a uscire da un parcheggio in retromarcia, il Blind Spot Detector, che ci avvisa se un mezzo ci sta sorpassando mentre tentiamo di cambiare corsia, e il comodo Park Assist, che ci aiuta sia nei parcheggi paralleli in retromarcia che quelli a 90 gradi. Per i fanatici della tecnologia, Arona TGI riserva l'avviamento senza chiave Keyless, un alloggiamento per la ricarica wireless dello smartphone, un touchscreen centrale da 8 pollici con infotainment Full Link.

Quest'ultimo permette alla vettura di sfruttare Apple CarPlay e Android Auto, con l'aggiunta dell'app di riconoscimento musicale Shazam e l'assistente vocale Amazon Alexa, in grado di gestire calendari, brani musicali, navigazione e molto altro con il solo ausilio della nostra voce.
Caratterizzata da un aspetto aggressivo quanto basta, e una "corporatura" da muscoloso predatore cittadino, la Arona TGI è un Urban Crossover mai avaro in termini di spazio, abbondante sia per i passeggeri anteriori che posteriori. Pochi compromessi anche lato bagagliaio, con 282 litri a disposizione degli occupanti grazie a un pianale in grado di nascondere a dovere le bombole del metano - letteralmente invisibili.

Una volta in strada, la vettura garantisce un ottimo comfort anche durante viaggi medio-lunghi, nei 130 km percorsi fra la caratteristica cittadina di Àvila e Madrid (con una sportiva FR) abbiamo viaggiato davvero in totale comodità, testando un tracciato misto autostrada-strade di montagna-traffico urbano.
Il vero habitat naturale di questo Crossover è però la città: la sua piattaforma non ha consentito l'installazione di un motore superiore all'1.0, dunque non bisogna aspettarsi prestazioni da urlo. I 160 Nm di coppia però sono sufficienti ad avere una buona spinta a bassi regimi nella maggior parte delle occasioni, l'aspetto robusto della vettura però non permette particolari miracoli.

A bordo della nuova Ibiza TGI

Con il medesimo propulsore, la musica cambia radicalmente a bordo della nuova Ibizia TGI: le dimensioni più compatte della vettura permettono di guidare in maniera decisamente più divertente, con una spinta più marcata e un cambio manuale maggiormente preciso e affidabile - fra le tre vetture testate, è sicuramente la più giovanile e reattiva, quella che vorremmo guidare ancora per molti altri chilometri.
Feeling di guida a parte, Arona TGI e Ibiza TGI condividono molti dettagli, come ad esempio i serbatoi di metano e benzina che garantiscono la medesima autonomia di cui sopra. Anche il propulsore 1.0 da 90 CV è identico, come abbiamo anticipato, con 160 Nm di coppia fra 1.800 e 3.800 giri/min, la diversa conformazione della vettura però permette una velocità massima di 180 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h possibile in 12,1 secondi.

Cambiano ovviamente gli spazi interni, comunque confortevoli anche in tratti medio-lunghi, con il bagagliaio che permette un carico di 262 litri. Sulla Ibizia TGI troviamo poi di serie il Cruise Control (non adattivo, attenzione), oltre al sistema Keyless, l'infotainment Full Link con navigazione e touchscreen da 8 pollici, fari Full LED, Alexa e Shazam.

Leon 1.5 TGI EVO: potente e dalla grande autonomia

Se Arona TGI e Ibiza TGI sono "costrette" a montare un 1.0 da 90 CV dalla loro piattaforma, motore comunque più che adatto per la maggior parte del pubblico, per avere più potenza senza rinunciare ai vantaggi del metano si deve per ovvi motivi puntare sulla Leon 1.5 TGI EVO, che oggi è in grado di offrire 130 CV, un buon salto rispetto ai 110 CV della precedente generazione. Oltre alle varianti Style, cinque porte o station wagon ST, la Leon TGI EVO è disponibile anche in versione Xcellence e FR, il cliente ha inoltre la capacità di scegliere fra cambio manuale o automatico DSG, sempre più efficiente con doppia frizione e 7 rapporti. Tre i serbatoi per il metano per un totale di carico di 17,3 kg, utili a garantire alla vettura 440 km di autonomia WLTP; con gli ulteriori 9 litri di benzina si percorrono invece 140 km aggiuntivi, per un totale di 580 km.

Il cuore pulsante di questo modello è un motore 1.5 TGI EVO quattro cilindri con quattro valvole ciascuno, che vanta una tecnologia turbo a geometria variabile e sfrutta il ciclo Miller per la combustione, così da massimizzare efficienza e prestazioni.
Fra i 5.000 e i 6.000 giri/min abbiamo dunque una spinta di 130 CV, a fronte di una coppia di 200 Nm fra i 1.400 e i 4.000 giri/min. Davvero nulla a che fare con la precedente generazione 1.4 TGI, con una velocità massima che adesso raggiunge i 206 km/h e un'accelerazione 0-100 possibile in meno di 10 secondi (9,9 per l'esattezza), quasi uno in meno rispetto al passato. Nonostante queste caratteristiche, il bagagliaio offre 275 litri di carico nella variante a cinque porte, mentre la ST arriva a 482 litri.

Questa volta a bordo troviamo finalmente il comodo Adaptive Cruise Control (ACC), la frenata di emergenza Front Assist con riconoscimento dei pedoni, il Traffic Jam assist e il Lane Assist, per evitare cambi di corsia inaspettati - in aggiunta ad altri sistemi già visti su Arona e Ibiza. Su questo modello troviamo inoltre anche la navigazione Plus con connettività WLAN. Parliamo di una vettura perfetta per chi ama guidare senza pensieri, soprattutto abbinando il comodo cambio automatico DSG.

Il motore 1.5 TGI EVO garantisce un'ottima spinta in qualsiasi occasione, lo abbiamo portato oltre i 1.200 metri attorno alla cittadina di Àvila ed è stato un viaggio comodo e lineare, aiutati anche dal Cruise Control Adattivo che funziona molto bene: basta impostare una velocità perché l'auto la mantenga adattandosi al traffico circostante, dunque frenando all'occorrenza appena un veicolo si presenta dinanzi e accelerando di nuovo con la strada libera.
Ottimo anche il controllo della corsia, con lo sterzo che lancia piccoli "impulsi" alle mani del conducente quando la vettura rischia di uscire dalle linee bianche - anche se meno incisivo rispetto al Lane Assistant provato a inizio aprile sulla nuova Skoda Scala, probabilmente appartenente a una generazione aggiornata, o comunque diversa.

Chiudiamo la parte esperienziale spendendo qualche parola sul sistema di infotainment: lo schermo centrale touch da 8 pollici presente sulle nuove TGI garantisce un'ottima visibilità ed è reattivo quanto basta. La gestione delle radio e della musica è più che soddisfacente, a convincere meno è la navigazione integrata, che ha vacillato più volte nei nostri vari giri attorno a Madrid - perdendo il segnale un paio di volte e continuando comunque a dare indicazioni, purtroppo sbagliate.
Il consiglio è di affidarsi certamente ad Apple CarPlay o Android Auto per un'esperienza completa e maggiormente affidabile.

Manca anche l'opzione Virtual Cockpit, anche se questa non è fondamentale, con il quadro strumenti rimasto analogico con un piccolo schermo centrale in grado di visualizzare diverse info - dal consumo del metano in tempo reale alla navigazione turn-by-turn, la visibilità però non è sempre ottimale, senza il giusto "allenamento" può esser difficile cogliere le informazioni distogliendo in modo fugace lo sguardo dalla strada.

Perché il metano?

Al di là dei pro e i contro delle singole vetture testate, il loro "core business" resta assolutamente la tecnologia TGI, vero e proprio vanto di SEAT, che rende di fatto quasi superflua la benzina in favore del metano. Le qualità di questo carburante non sono di certo una novità, è però sempre un bene ricordare qualche dettaglio. Il gas naturale compresso rilascia circa il 25% in meno di emissioni di CO2 rispetto alla classica "verde", permette inoltre di accedere - nel nostro Paese - a diversi sconti fiscali, con costi per chilometro abbastanza contenuti - parliamo del -50% rispetto ai pari-modello a benzina e -30% nei confronti delle vetture diesel.
Come per le attuali auto elettriche, negli ultimi anni un dettaglio che ha preoccupato i clienti in merito al metano è stato sicuramente il fattore autonomia, che SEAT ha deciso di affrontare di petto aggiungendo un terzo serbatoio - come abbiamo detto sopra. Ibiza TGI e Arona TGI sono infatti in grado di garantire 360 km nel nuovo standard WLTP (più affidabile del vecchio NEDC), Leon TGI invece arriva a percorrere 440 km.

In condizioni operative normali, queste auto TGI di SEAT sfruttano la benzina soltanto in casi limite, ovvero quando il metano è completamente esaurito, oppure quando all'esterno le temperature sono al di sotto dei 10 gradi centigradi. In questo caso gli iniettori del gas vengono riscaldati fino al raggiungimento della temperatura operativa, mentre la benzina ci permette comunque di avviare il veicolo e iniziare subito la marcia. Il passaggio fra le due alimentazioni avviene poi in maniera del tutto automatica.

Questi modelli sono inoltre già compatibili con il Biometano, carburante ancora più rispettoso dell'ambiente e sempre più diffuso in Europa - in Italia il primo distributore si trova in Provincia di Siena. La stessa SEAT inoltre, in collaborazione con SNAM, sta cercando di espandere la rete di distribuzione del metano proponendo ai concessionari del marchio di aprire nuove stazioni: basta che questi abbiano un terreno o uno spazio libero perché SEAT e SNAM facilitino la costruzione delle pompe, concedendo permessi e sconti fiscali, lasciando poi la gestione alle stesse concessionarie. In generale, in Italia esistono oggi 1.200 punti rifornimento sparsi su tutto il territorio, Sardegna esclusa e con qualche criticità in Sicilia. Ricordiamo poi che oggi è possibile effettuare rifornimenti di metano self-service grazie a una nuova legge.

Prezzi e disponibilità

Arriviamo così ai prezzi che SEAT ha pensato per l'Italia, con una partenza ben al di sotto dei 20.000 euro. La soluzione più "economica" si può ritrovare nella Ibiza 1.0 TGI con allestimento Reference, proposta a listino da 16.530 euro chiavi in mano, in concessionaria però si può avere a partire da 15.400 euro (o a 129 euro al mese in versione top gamma FR con possibilità di riconsegnare la vettura dopo 2-3 anni di contratto).

La Arona TGI Reference è proposta a un prezzo di listino a partire da 18.800 euro, sempre in concessionaria però SEAT la offre a 17.900 euro; sconti anche per la Leon TGI EVO, che dai 25.915 euro di listino scende in concessionaria a 21.250 euro per la versione hatchback 5 porte e 22.000 per la più spaziosa ST (anziché 25.165 euro). In questo caso è disponibile anche l'opzione cambio automatico DSG su tutti gli allestimenti, con un leggero sovrapprezzo ovviamente. Le nuove SEAT con tecnologia TGI sono già disponibili sul mercato, ora tutto è nelle mani del pubblico.