Nuova Hyundai i20: alla guida dell'utilitaria ibrida a 48V

Abbiamo testato a fondo la nuova Hyundai i20 ibrida con sistema a 48V, agile e scattante, dall'aspetto dinamico e giovane.

Nuova Hyundai i20: alla guida dell'utilitaria ibrida a 48V
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Chi conosce la qualità dei veicoli Hyundai, a bordo della nuova i20 si troverà di certo subito a casa. Il brand sudcoreano ha portato sul mercato una nuova auto cittadina (anche se fra poco vedremo come effettivamente con la i20 sia possibile anche viaggiare senza grossi problemi) di buona fattura, in linea con il prezzo che offre, anche se avremmo preferito qualche ulteriore aggiunta per renderla ancora più competitiva. L'abbiamo guidata per centinaia di chilometri nella sua variante CONNECTLINE (l'allestimento di partenza) con motore 1.0 T-GDI a benzina da 73,5 kW/100 CV, 2WD e cambio manuale a 6 rapporti, che può contare su una tecnologia ibrida a 48V. A listino abbiamo anche una variante classica (non ibrida), con motore 1.2 MPI da 61,8 kW/84 CV, che però tendiamo a sconsigliare in partenza: è meno potente del T-GDI e consuma leggermente di più, non un grande affare in termini di efficienza. Visto che abbiamo iniziato a parlare della motorizzazione, andiamo subito a scoprire come si guida questa nuova Hyundai i20 ibrida a 48V.

Una nuova i20 agile e scattante

Il feeling di guida restituisce buone sensazioni sin dai primi chilometri, chiaramente non abbiamo a che fare con un modello dal DNA sportivo e l'accelerazione è abbastanza lineare in tutte e tre le modalità di guida disponibili, l'innesto Sport regala in ogni caso qualche emozione in più. Alla base troviamo il profilo Eco, consigliato ovviamente in ambito cittadino per tenere a bada i consumi; lo scatto è in questo caso molto pacato, la progressione del tutto lineare, quanto basta per tenere il motore al giusto ritmo e ottimizzare l'autonomia. Nel mezzo troviamo il profilo Comfort, consigliato per un uso più variegato dell'auto, entrando e uscendo di continuo dai centri abitati. I 100 CV offerti dalla nuova i20 però escono fuori soltanto con la modalità Sport, aggressiva quanto basta e con molto più brio rispetto agli altri profili. Certo se vi aspettate di venire incollati al sedile in fase di accelerazione avete sbagliato vettura, abbiamo sì più energia ma senza esagerazioni di sorta, con un aumento dei consumi di sicuro più accentuato ma non estremo.
In modalità Eco/Comfort, nella nostra esperienza siamo rimasti attorno ai 5 litri di benzina ogni 100 km di strada, perfettamente in linea con i dati di Hyundai, anche se con qualche accortezza si può fare anche meglio. In autostrada possiamo salire attorno ai 5,5 litri se stiamo attorno ai 110 km/h, con il Cruise Control che può aiutarci a gestire al meglio i regimi di marcia. In Sport, con qualche scatto deciso e qualche giro motore più alto, si può facilmente raggiungere i 6-7 litri/100 km, ma dipende molto da come schiacciate l'acceleratore, è possibile anche fare di peggio...

La tecnologia a 48V si fa sentire spesso in fase di marcia, pensiamo all'ottima funzione Start-Stop che è davvero fulminea e silenziosa, alle partenze più rapide con un innesto di coppia aggiuntiva (non clamoroso ma funzionale), all'accelerazione in fase di leggera salita, con il sistema elettrico che fornisce dai 4 kW ai 10 kW di potenza aggiuntiva al propulsore termico.
Certo per avere tutte queste funzioni di "completamento" bisogna avere la batteria (facilmente accessibile grazie a un vano nel bagagliaio) abbastanza carica; non essendo molto grande, l'accumulatore di serie si ricarica in modo abbastanza veloce grazie al recupero dell'energia del motore termico, con la medesima rapidità però tende a scaricarsi - e se vi piace organizzare musica e navigazione in tutta calma prima di partire, utilizzando Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless è facile che dopo qualche minuto il sistema vi consigli di accendere l'auto a causa della batteria non sufficientemente carica.

Sul cluster digitale è anche possibile controllare i momenti di carica e scarica della batteria, così tutti quegli attimi in cui il sistema elettrico fornisce il suo supporto. Ovviamente siamo lontani dall'efficacia di un sistema Full Hybrid o Plug-in Hybrid, parliamo però di una tecnologia "Mild" che riesce a contenere abbastanza i costi.
Tornando a parlare dei tre profili di guida: come abbiamo anticipato, la nuova i20 arriva sul mercato con un ottimo cluster digitale di serie Supervision da 10,25", che cambia colore a seconda del Drive Mode selezionato. Un dettaglio molto carino che dona un tantino più di carattere all'auto. Il quadro strumenti digitalizzato ci porta a parlare naturalmente della tecnologia di bordo, di buon livello ma non estremo - e qui da Hyundai ci saremmo forse aspettati qualcosina di più.

Assistenza a 360 gradi, o quasi

Di serie troviamo sulla nuova i20, oltre al suddetto cluster digitale, un comodo caricatore wireless per smartphone, il Cruise Control (non adattivo, attenzione), sensori di parcheggio posteriori, il sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli e pedoni, il sistema di mantenimento della corsia (LKA), il sistema di monitoraggio pressione gomme (TPMS), un buon sistema multimediale con schermo centrale da 8 pollici (sull'allestimento BOSE potete averne uno da 10,25 pollici) in grado di connettersi wireless ad Apple CarPlay e Android Auto. Piccolo appunto proprio sul fronte Apple CarPlay e Android Auto: Hyundai deve necessariamente migliorare il dialogo wireless fra telefono e vettura. Nella nostra esperienza il sistema si è disconnesso spesso dal telefono, o meglio: ha visualizzato a schermo un messaggio di mancata comunicazione, pur lasciando in esecuzione sullo sfondo la musica e le mappe di Apple CarPlay, segno che effettivamente la comunicazione non è davvero saltata. Questo costringe ogni volta a chiudere il messaggio di errore sullo schermo e a lanciare nuovamente CarPlay, cosa che può potenzialmente e inutilmente distrarci - oltre a infastidirci, quando succede più volte nel giro di pochi minuti. Davvero un peccato, poiché l'abbinamento è davvero veloce e il pad di ricarica wireless rende ottimale l'esperienza d'uso del telefono in auto senza più fili. Speriamo che Hyundai vada a sistemare tutto tramite un aggiornamento software.

Fra tutti i dispositivi di assistenza di nuova generazione, il sistema di mantenimento della corsia è probabilmente quello che funziona meglio e in maniera più costante, laddove abbiamo una buona segnaletica orizzontale. La nostra i20 aveva inoltre un'ottima retrocamera, capace di fornire immagini chiare e precise sullo schermo centrale della vettura. Avete notato però qualche mancanza? Beh manca di sicuro una Guida Autonoma di Livello 2 a tutto tondo, un qualcosa che secondo noi dovrebbe ormai trovarsi su ogni nuova vettura.

Non c'è un Cruise Control Adattivo in grado di migliorare l'esperienza in autostrada (e Suzuki ha di recente dimostrato come sia possibile offrire tutto questo di serie partendo già dalla nuova SWIFT Hybrid 2020, senza scomodare necessariamente un cambio automatico). Se comunque non pensate di viaggiare molto al di fuori della città con la nuova i20, potrebbe trattarsi di una mancanza marginale, di cui non sentirete il bisogno. Abbiamo poi un ottimo collegamento Bluetooth (che c'entra poco con Apple CarPlay e Android Auto wireless, visto che sfruttano il WiFi a 5GHz), comandi al volante per avere tutto sotto controllo e un sistema di infotainment proprietario ben curato e pieno di opzioni, che si lascia usare con piacere anche senza ricorrere ai sistemi di Apple e Google.

Versatilità estrema

Guardando al resto dell'abitacolo, le plastiche sono di buona fattura, i sedili in tessuto sono in linea con il segmento di riferimento, lo sterzo si può regolare sia in altezza che in profondità, il piccolo "tunnel centrale" è molto classico, con freno di stazionamento, leva del cambio, diversi pulsanti funzione. Appena sopra troviamo la gestione del clima (sulla CONNECTLINE c'è un climatizzatore non particolarmente avanzato ma comunque funzionale) e il display centrale che abbiamo nominato prima, in posizione elevata e davvero ben visibile anche nella sua versione da 8 pollici - che visualizza Apple CarPlay e Android Auto a tutto schermo. Certo non siamo al livello degli interni della nuova Hyundai Tucson Hybrid 2021 appena presentata, e che abbiamo già guidato, davvero di un altro mondo - ma anche di un altro prezzo.
Dove ci ha colpiti davvero la nuova Hyundai i20 è comunque all'esterno: le linee aggiornate, più affusolate rispetto al passato, le danno un aspetto fresco, dinamico, giovane, rendendola una vettura versatile e potenzialmente in grado di non stancare mai, di "invecchiare" con estrema lentezza. Ottima la scelta di Hyundai di offrire di serie i cerchi in lega da 16", che contribuiscono a dare alla vettura un'aria tutt'altro che "cheap", assieme agli ottimi LED frontali di nuova generazione.

Per avere a che fare con un'auto lunga appena 4,04 metri, con 5 porte, bisogna apprezzare anche il bagagliaio da 351 litri, non esagerato ma che può comunque diventare di 1.165 con i sedili posteriori abbattuti. Ma quanto ci costa la nuova Hyundai i20? Il listino italiano parte da 16.950 euro, escluso ovviamente ogni possibile sconto o incentivo, per avere la variante 1.0 ibrida a 48V bisogna però salire a 19.150 euro. Per l'allestimento BOSE bisogna spendere 19.200 euro per il motore 1.2 84CV, 21.400 euro per l'1.0 ibrido con cambio manuale, 22.600 euro per l'1.0 ibrido con cambio automatico DCT.

Hyundai i20 16.950 euro è il prezzo (di partenza) da pagare per avere una cittadina comoda e versatile, lunga appena 4,04 metri che si guida con estrema facilità. Grazie alla motorizzazione 1.0 T-GDI è possibile avere una nuova Hyundai i20 con tecnologia ibrida a 48V, capace di ridurre quanto basta le emissioni e ottimizzare i consumi in alcune fasi di accelerazione e ripartenza, con ben 100CV a nostra disposizione. Ottima la scelta del produttore di fornire di serie fari LED, cerchi in lega da 16” e una corposa strumentazione tecnologica, dal semplice pad per la ricarica wireless del telefono ai vari dispositivi di assistenza alla guida - utili ad aumentare la sicurezza di marcia. Con una Guida Autonoma di Livello 2, dunque con un buon Cruise Control Adattivo, la nuova i20 sarebbe stata una compagna perfetta anche per i lunghi viaggi in autostrada, tuttavia se si esce poco dai confini urbani può essere in ogni caso un’ottima alleata, sempre agile e scattante.