L'erede della Mercedes-Benz GLK, SUV di fascia media lanciato sul mercato nel lontano 2008, è tornata dopo un attesissimo restyling esterno e soprattutto interno. Avevamo "assaggiato" qualcosa in anteprima qualche mese fa provando le sorelle Classe C 300d e Classe C 300e, apprezzando il lavoro e la tecnica impiegata dai tecnici di Stoccarda per portare su strada un veicolo che a tratti ricorda il lusso della Classe E impiantato su un body-shape più ristretto. Questa ricetta è stata quindi ingrandita e traslata verso il family SUV premium (forse) migliore della sua categoria, prendendo il nome di GLC. Tra le numerosi motorizzazioni offerte abbiamo deciso di provare la variante a gasolio 220d 4Matic con elettrificazione leggera Mild Hybrid da 197 CV e ben 440 Nm di coppia, soluzione che prima della prova ci incuriosiva data la sua autonomia - sulla carta - di oltre 1.000 km con consumi davvero contenuti. Ecco com'è andata!
Rinfrescata fuori, rivoluzione dentro per la GLC 220d 4Matic
Come la Classe C W206 anche la GLC ha subito un restyling ringiovanente, i designer di Stoccarda infatti hanno riproposto sul SUV - a nostro modo con successo - la formula che ha conquistato i clienti della berlina: linee pulite, morbide e un look muscoloso senza risultare esagerato.
Frontalmente non ci sono grosse novità rispetto alla GLC di generazione passata, il cambiamento più marcato infatti lo notiamo nei gruppi ottici full LED "Digital Lights" con firma lineare, ciò che risulta piacevolmente rinfrescata è invece la parte posteriore dell'auto. A prima vista ricorda vagamente le forme della GLE, soprattutto verso la parte alta, visto il look affusolato a "ovetto", spiccano i nuovi fari full LED posteriori e un nuovo paraurti che accompagna due prese d'aria laterali. Nel complesso ci troviamo di fronte a una vettura che si è svecchiata in maniera molto intelligente senza cambiare il suo aspetto alle radici e questo è forse uno dei tanti plus che i potenziali acquirenti adoreranno. All'occhio poi quasi non si nota ma rispetto alla GLC X253 del 2015 le dimensioni sono cresciute lievemente: la lunghezza si attesta a 4,72 m (+ 7 cm), la larghezza e altezza restano invariate rispettivamente a 1,89 m e 1,64 m mentre il passo aumenta di 1 cm per un totale di 2,88 m. Il bagagliaio ne beneficia passando da 550 a 620 litri (1.680 con sedili abbattuti), sfortunatamente però le versioni ibride - complici gli ingombri della parte elettrica - perdono 150 litri fermandosi a 470 litri.
Ciò che è cambiato tanto però è l'ambiente interno, finalmente la GLC si allinea alla sorella Classe C ereditando gran parte delle feature. In zona centrale comprare il grande schermo touch con diagonale da 12,3 pollici su cui è installato il sistema operativo MBUX 2 con comandi vocali "Hey Mercedes" - anche se onestamente ci saremmo aspettati un aggiornamento su questo fronte. Come su C 300d e C 220e ci siamo trovati molto bene, ottima l'integrazione con Apple CarPlay e Android Auto wireless e stupenda la realtà aumentata integrata con la navigazione nativa. Leggermente da rivedere invece la parte hardware, in più occasioni ci è capitato che il sistema andasse in freeze.
Gli inserti, a scelta del cliente, sono estesi un po' ovunque, sia sul tunnel centrale che sul cruscotto. Se da un lato si crea un senso estetico di continuità piacevole - soprattutto in abbinata al sistema di illuminazione ambientale personalizzabile - dall'altro si abusa forse un po' troppo di materiali plastici duri al tatto. Per questo sconsigliamo i trim con finiture lucide, oltre a sporcarsi e graffiarsi facilmente lasciano un po' l'amaro in bocca in un abitacolo che si piazza comunque in zona premium; noi opteremmo per inserti opachi a poro aperto sicuri che possano rendere un effetto più elegante. Il resto è comunque pura classe Mercedes: c'è tanta pelle, anche sulla parte alta del cruscotto, mentre pulsanti e levette sono tutti in plastica ma con finitura argento satinato che in combo alle bocchette di aerazione creano un effetto eccentrico ma raffinato.
Dietro al volante multifunzione con comandi a sfioramento - caratteristica che continua a non piacerci per via dei pulsanti troppo piccoli - c'è uno schermo digitale da 11,9 pollici con layout personalizzabile. Come su Classe C si possono scegliere dalla home diversi HUD in base alle esigenze, da uno più discreto a quello più sportivo, l'unica pecca è che informazioni date dal computer di bordo sono visualizzabili solo sulla schermata "classica". Ottimi infine i sedili in pelle riscaldabili e ventilati con funzione "cinetica", molto comodi anche per viaggi sopra i 500 km ma allo stesso tempo piuttosto contenitivi.
Come si guida la GLC 220d 4Matic 2023
Il cuore pulsante di questo D SUV è un quattro cilindri 2.0 sovralimentato a gasolio in grado di erogare 197 CV all'albero e 440 Nm di coppia, grazie al sistema ibrido leggero Mild Hybrid però il picco di potenza passa per brevi istanti a 220 cv e 640 Nm.
Al propulsore è accoppiato un cambio automatico a convertitore di coppia a 9 rapporti per la massima efficienza, questo le permette prima di tutto di portare il range di consumi intorno ai 6 litri per 100 km in autostrada e addirittura 5,8 litri per 100 km in extraurbano ma allo stesso tempo riesce a portare la trazione integrale 4Matic con quattro ruote sterzanti a coprire lo 0-100 in 8 secondi con una velocità massima di 220 km/h. Non male se consideriamo che la nuova GLC ha superato la soglia delle 2 tonnellate di peso complessivo. A proposito di ruote sterzanti: questa è una caratteristica che già avevamo apprezzato sulla Classe C di ultima generazione ma su GLC è ancora più apprezzabile. Le dimensioni non proprio contenute potrebbero intimorire nelle fasi parcheggio, in effetti ci si ritrova a fare i conti con un SUV di fascia media lungo più di 4,7 metri, ma grazie al sistema sopra citato si ottiene un'agilità inaspettata che permette di posteggiare l'auto con una semplicità quasi disarmante.
Cinque sono le modalità di guida disponibili: Eco, Comfort, Sport, Individual e Offroad. A differenza di tante vetture analoghe, dove la distinzione tra i settaggi è quasi impercettibile, sulla GLC vi troverete a giocare con le driving mode molto più di quanto potreste immaginare. Comfort è forse l'impostazione migliore per la guida di tutti giorni, specie se l'intenzione è quella di guidare la GLC nel traffico cittadino: le sospensioni sono nel setup più morbido ma il motore è sempre pronto alle ripartenze. Eco invece predilige il veleggio, il motore diventa "più fiacco" ma in extraurbano con un piede leggero si superano agilmente i 20 km/l.
Sport invece è ottimo per i tornanti in montagna, gli ammortizzatori si irrigidiscono e la risposta al pedale destro è più veloce, in questo modo rollio e beccheggio vengono ridotti notevolmente e l'auto si presta di più alla curve veloci, anche se 197 CV su 2 tonnellate è un rapporto un po' svantaggioso per poterla definire sportiva. L'aspetto che più abbiamo apprezzato di questa GLC è che è riuscita a mantenere il "bell'andare" della Classe C senza diventare esageratamente rigida come invece è la rivale elettrica Tesla Model Y, le sospensioni AirMatic ad aria assorbono bene tutte le sconnessioni senza restituire mai l'effetto "barcone". Anche l'insonorizzazione di bordo è eccellente per la categoria, superati i 130 km/h a malapena si sente il fruscio del vento e questo è merito di un'aerodinamica rivista e migliorata oltre che all'utilizzo intelligente di materiale fonoisolante.
Prezzi e allestimenti
La casa della stella a tre punte torna alla carica e lancia il guanto di sfida a Tesla per riconquistare il trono dei SUV di media fascia più venduti in Europa con un prodotto rinnovato sotto svariati aspetti. Per noi Mercedes ha fatto centro anche questa volta, sul mercato infatti è stato lanciato un prodotto di indubbia qualità che si rinfresca sia nell'estetica che nel comparto tech, offrendo ai clienti un bouquet gigantesco di configurazioni e personalizzazioni.
Gli ADAS poi sono in linea con la concorrenza e presenti in gran numero, sulla nostra versione in prova, per esempio, abbiamo trovato la guida assistita di secondo livello completa di telecamere a 360 gradi, 4 ruote sterzanti e le sospensioni adattive pneumatiche AirMatic. Quello che ancora il brand di Stoccarda non riesce a pareggiare con Tesla è il prezzo: per la entry level GLC 220d 4Matic Mild Hybrid servono 62.800 euro, mentre per un modello come il nostro in test con pacchetto AMG ce ne vogliono più di 80.000. La qualità percepita però è molto più alta dei rivali americani (proviamo la nuova Tesla Model Y Performance 2022) e la possibilità di inserire oltre 60 litri di gasolio per un'autonomia di oltre 1.000 km è una discriminante di non poco conto.
Mercedes-Benz GLC 220d 4Matic: proviamo la Mild Hybrid diesel da 197 CV
Abbiamo testato per oltre 1.000 km la nuova Mercedes GLC 220d 4Matic con allestimento AMG equipaggiata con un motore 2.0 diesel da 197 CV.
L'erede della Mercedes-Benz GLK, SUV di fascia media lanciato sul mercato nel lontano 2008, è tornata dopo un attesissimo restyling esterno e soprattutto interno. Avevamo "assaggiato" qualcosa in anteprima qualche mese fa provando le sorelle Classe C 300d e Classe C 300e, apprezzando il lavoro e la tecnica impiegata dai tecnici di Stoccarda per portare su strada un veicolo che a tratti ricorda il lusso della Classe E impiantato su un body-shape più ristretto.
Questa ricetta è stata quindi ingrandita e traslata verso il family SUV premium (forse) migliore della sua categoria, prendendo il nome di GLC.
Tra le numerosi motorizzazioni offerte abbiamo deciso di provare la variante a gasolio 220d 4Matic con elettrificazione leggera Mild Hybrid da 197 CV e ben 440 Nm di coppia, soluzione che prima della prova ci incuriosiva data la sua autonomia - sulla carta - di oltre 1.000 km con consumi davvero contenuti. Ecco com'è andata!
Rinfrescata fuori, rivoluzione dentro per la GLC 220d 4Matic
Come la Classe C W206 anche la GLC ha subito un restyling ringiovanente, i designer di Stoccarda infatti hanno riproposto sul SUV - a nostro modo con successo - la formula che ha conquistato i clienti della berlina: linee pulite, morbide e un look muscoloso senza risultare esagerato.
Frontalmente non ci sono grosse novità rispetto alla GLC di generazione passata, il cambiamento più marcato infatti lo notiamo nei gruppi ottici full LED "Digital Lights" con firma lineare, ciò che risulta piacevolmente rinfrescata è invece la parte posteriore dell'auto.
A prima vista ricorda vagamente le forme della GLE, soprattutto verso la parte alta, visto il look affusolato a "ovetto", spiccano i nuovi fari full LED posteriori e un nuovo paraurti che accompagna due prese d'aria laterali. Nel complesso ci troviamo di fronte a una vettura che si è svecchiata in maniera molto intelligente senza cambiare il suo aspetto alle radici e questo è forse uno dei tanti plus che i potenziali acquirenti adoreranno.
All'occhio poi quasi non si nota ma rispetto alla GLC X253 del 2015 le dimensioni sono cresciute lievemente: la lunghezza si attesta a 4,72 m (+ 7 cm), la larghezza e altezza restano invariate rispettivamente a 1,89 m e 1,64 m mentre il passo aumenta di 1 cm per un totale di 2,88 m.
Il bagagliaio ne beneficia passando da 550 a 620 litri (1.680 con sedili abbattuti), sfortunatamente però le versioni ibride - complici gli ingombri della parte elettrica - perdono 150 litri fermandosi a 470 litri.
Ciò che è cambiato tanto però è l'ambiente interno, finalmente la GLC si allinea alla sorella Classe C ereditando gran parte delle feature.
In zona centrale comprare il grande schermo touch con diagonale da 12,3 pollici su cui è installato il sistema operativo MBUX 2 con comandi vocali "Hey Mercedes" - anche se onestamente ci saremmo aspettati un aggiornamento su questo fronte.
Come su C 300d e C 220e ci siamo trovati molto bene, ottima l'integrazione con Apple CarPlay e Android Auto wireless e stupenda la realtà aumentata integrata con la navigazione nativa. Leggermente da rivedere invece la parte hardware, in più occasioni ci è capitato che il sistema andasse in freeze.
Gli inserti, a scelta del cliente, sono estesi un po' ovunque, sia sul tunnel centrale che sul cruscotto. Se da un lato si crea un senso estetico di continuità piacevole - soprattutto in abbinata al sistema di illuminazione ambientale personalizzabile - dall'altro si abusa forse un po' troppo di materiali plastici duri al tatto. Per questo sconsigliamo i trim con finiture lucide, oltre a sporcarsi e graffiarsi facilmente lasciano un po' l'amaro in bocca in un abitacolo che si piazza comunque in zona premium; noi opteremmo per inserti opachi a poro aperto sicuri che possano rendere un effetto più elegante.
Il resto è comunque pura classe Mercedes: c'è tanta pelle, anche sulla parte alta del cruscotto, mentre pulsanti e levette sono tutti in plastica ma con finitura argento satinato che in combo alle bocchette di aerazione creano un effetto eccentrico ma raffinato.
Dietro al volante multifunzione con comandi a sfioramento - caratteristica che continua a non piacerci per via dei pulsanti troppo piccoli - c'è uno schermo digitale da 11,9 pollici con layout personalizzabile. Come su Classe C si possono scegliere dalla home diversi HUD in base alle esigenze, da uno più discreto a quello più sportivo, l'unica pecca è che informazioni date dal computer di bordo sono visualizzabili solo sulla schermata "classica".
Ottimi infine i sedili in pelle riscaldabili e ventilati con funzione "cinetica", molto comodi anche per viaggi sopra i 500 km ma allo stesso tempo piuttosto contenitivi.
Come si guida la GLC 220d 4Matic 2023
Il cuore pulsante di questo D SUV è un quattro cilindri 2.0 sovralimentato a gasolio in grado di erogare 197 CV all'albero e 440 Nm di coppia, grazie al sistema ibrido leggero Mild Hybrid però il picco di potenza passa per brevi istanti a 220 cv e 640 Nm.
Al propulsore è accoppiato un cambio automatico a convertitore di coppia a 9 rapporti per la massima efficienza, questo le permette prima di tutto di portare il range di consumi intorno ai 6 litri per 100 km in autostrada e addirittura 5,8 litri per 100 km in extraurbano ma allo stesso tempo riesce a portare la trazione integrale 4Matic con quattro ruote sterzanti a coprire lo 0-100 in 8 secondi con una velocità massima di 220 km/h. Non male se consideriamo che la nuova GLC ha superato la soglia delle 2 tonnellate di peso complessivo.
A proposito di ruote sterzanti: questa è una caratteristica che già avevamo apprezzato sulla Classe C di ultima generazione ma su GLC è ancora più apprezzabile. Le dimensioni non proprio contenute potrebbero intimorire nelle fasi parcheggio, in effetti ci si ritrova a fare i conti con un SUV di fascia media lungo più di 4,7 metri, ma grazie al sistema sopra citato si ottiene un'agilità inaspettata che permette di posteggiare l'auto con una semplicità quasi disarmante.
Cinque sono le modalità di guida disponibili: Eco, Comfort, Sport, Individual e Offroad. A differenza di tante vetture analoghe, dove la distinzione tra i settaggi è quasi impercettibile, sulla GLC vi troverete a giocare con le driving mode molto più di quanto potreste immaginare.
Comfort è forse l'impostazione migliore per la guida di tutti giorni, specie se l'intenzione è quella di guidare la GLC nel traffico cittadino: le sospensioni sono nel setup più morbido ma il motore è sempre pronto alle ripartenze. Eco invece predilige il veleggio, il motore diventa "più fiacco" ma in extraurbano con un piede leggero si superano agilmente i 20 km/l.
Sport invece è ottimo per i tornanti in montagna, gli ammortizzatori si irrigidiscono e la risposta al pedale destro è più veloce, in questo modo rollio e beccheggio vengono ridotti notevolmente e l'auto si presta di più alla curve veloci, anche se 197 CV su 2 tonnellate è un rapporto un po' svantaggioso per poterla definire sportiva.
L'aspetto che più abbiamo apprezzato di questa GLC è che è riuscita a mantenere il "bell'andare" della Classe C senza diventare esageratamente rigida come invece è la rivale elettrica Tesla Model Y, le sospensioni AirMatic ad aria assorbono bene tutte le sconnessioni senza restituire mai l'effetto "barcone".
Anche l'insonorizzazione di bordo è eccellente per la categoria, superati i 130 km/h a malapena si sente il fruscio del vento e questo è merito di un'aerodinamica rivista e migliorata oltre che all'utilizzo intelligente di materiale fonoisolante.
Prezzi e allestimenti
La casa della stella a tre punte torna alla carica e lancia il guanto di sfida a Tesla per riconquistare il trono dei SUV di media fascia più venduti in Europa con un prodotto rinnovato sotto svariati aspetti.
Per noi Mercedes ha fatto centro anche questa volta, sul mercato infatti è stato lanciato un prodotto di indubbia qualità che si rinfresca sia nell'estetica che nel comparto tech, offrendo ai clienti un bouquet gigantesco di configurazioni e personalizzazioni.
Gli ADAS poi sono in linea con la concorrenza e presenti in gran numero, sulla nostra versione in prova, per esempio, abbiamo trovato la guida assistita di secondo livello completa di telecamere a 360 gradi, 4 ruote sterzanti e le sospensioni adattive pneumatiche AirMatic.
Quello che ancora il brand di Stoccarda non riesce a pareggiare con Tesla è il prezzo: per la entry level GLC 220d 4Matic Mild Hybrid servono 62.800 euro, mentre per un modello come il nostro in test con pacchetto AMG ce ne vogliono più di 80.000.
La qualità percepita però è molto più alta dei rivali americani (proviamo la nuova Tesla Model Y Performance 2022) e la possibilità di inserire oltre 60 litri di gasolio per un'autonomia di oltre 1.000 km è una discriminante di non poco conto.
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