Abbiamo guidato la nuova A110 R, l'Alpine definitiva che pesa 1.082 kg

Abbiamo guidato la nuova e velocissima Alpine A110 R, la coupé definitiva del brand di Dieppe dal peso di appena 1.082 kg.

Abbiamo guidato la nuova A110 R, l'Alpine definitiva che pesa 1.082 kg
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Nell'estate del 2022, dopo aver provato la nuova Alpine A110 S, abbiamo pensato che il marchio di Dieppe avesse dato tutto, regalando uno splendido canto del cigno a una vettura che per filosofia e stile di guida oggi ha pochi eguali. Fortunatamente nei mesi successivi siamo stati smentiti alla grande.
Più veloce, più leggera, più bassa e con una dinamica completamente rivista abbiamo provato per voi la più Radicale delle A110, una coupé di appena 1.082 kg per 300 CV dal nome A110 R.
L'abbiamo portata sul nostro percorso preferito, le strade che collegano il Lago Maggiore con il Lago d'Orta, e abbiamo scoperto quanto questa nuova vettura si sia perfezionata con l'ultima rivisitazione.

A110 S e A110 R sembrano uguali ma...

Vogliamo mettere subito in chiaro che la nuova Alpine A110 R non è una A110 "normale": nonostante ci sia uno strettissimo legame di parentela anche con la A110 S, la "R" è radicalmente diversa sono molti aspetti.

Prima di tutto il peso: anche rispetto al modello più sportivo presentato a inizio 2022, già leggerissimo coi suoi 1.116 kg, la nuova coupé francese ha rimosso il superfluo e fatto largo uso di fibra di carbonio per portare l'ago della bilancia ad appena 1.082 kg.
E non parliamo di compositi qualunque ma di materia prima lavorata dalla Carl Composite, azienda francese leader che utilizza tecnologie derivanti dalla F1. A proposito di Formula 1: il colore di lancio Racing Matte Blue è lo stesso della monoposto A522 di Ocon e Alonso.
Cofano, griglie, cerchioni, tetto, spoiler, minigonne, estrattore e splitter frontale sono tutti in fibra di carbonio e soprattutto di nuova progettazione implicando anche un deciso cambiamento dei flussi aerodinamici.
La A110 R ha passato più di 40 ore nei tunnel del vento con oltre 150 simulazioni di fluidodinamica computazionale e il risultato è stato incredibile: rispetto alla A110 di riferimento la R - in configurazione da pista - ha la stessa resistenza aerodinamica ma contemporaneamente il downforce posteriore è aumentato di 110 kg al posteriore e 30 kg all'anteriore e questo, come vedremo, ha un impatto ben tangibile sulla guida.

Sparisce anche la copertura posteriore in vetro (con allegato specchietto retrovisore) in favore di una carenatura completa anch'essa in fibra di carbonio con terzo stop integrato, soluzione pistaiola ma poco pratica per la guida in strada; con i soli due specchietti laterali e nessuna telecamera di ausilio agli incroci bisogna avere occhi ovunque...
Gli interni della A110 R cambiano meno rispetto alla A110 S, ritroviamo infatti la stessa plancia, lo stesso volante e anche lo stesso schermo da 7 pollici dell'infotainment.

L'abitacolo è un tripudio di alcantara e fibra di carbonio, tutto è pensato per dirigere l'attenzione del guidatore verso quello che conta, ovvero la strada. Zero fronzoli, niente superfluo, lo stesso infotainment è semplice e basilare ma tutto quello che è fondamentale si trova al suo interno: Apple Carplay e Android Auto (con cavo), navigatore, musica e Alpine Telemetrics.

Spariscono i sedili a guscio regolabili Sabelt della A110 S e compaiono invece dei magnifici Sabelt monoscocca in carbonio, vero testamento di unicità, abbinati a delle cinture da corsa Sabelt a 6 punti.
Niente airbag per il passeggero e niente cintura classica con pretensionatore, consigliamo ai futuri acquirenti di sottoscrivere un abbonamento Telepass o UnipolSai perché cercare gli spiccioli al casello è davvero un'impresa con le cinture da gara.

R come Rissosa

L' A110 R è stata sviluppata per essere la quintessenza di Alpine, una sfida nata dalla voglia di portare al limite un'automobile già di per sé formidabile. Tutte le soluzioni adottate dagli ingegneri di Dieppe sono state previste per un ambiente pistaiolo: se la A110 è nata come "supercar killer", la A110 R viene al mondo come la regina delle risse su circuito, una sorta di Muhammad Ali con le ruote.

Piccola, leggerissima ed equipaggiata con lo stesso 1.8 turbo della Megane R.S Trophy posizionato dietro alle spalle del pilota in posizione trasversale, questa macchina è in grado di scaricare a terra ben 300 CV e 340 Nm di coppia attraverso un cambio DCT a 7 rapporti.
Il risultato è un rapporto peso potenza di 3,6 kg per cavallo vapore, valori che l'avvicinano a mezzi come Porsche Cayman GT4 o BMW M2 CS ed è per questo che la A110 R potrebbe tranquillamente "fare a pugni" in pista con automobili di cilindrata e potenza ben maggiore.
Alpine però ci ha assicurato che quest'ultima loro creazione è più di un track-toy rivestito di carbonio, se da un lato c'è in arsenale gomme semislick Michelin Cup 2, assetto a ghiera regolabile e sedili da corsa, dall'altro c'è comunque una propensione ereditata dalla A110 di eccellere anche fuori dai cordoli.
Noi l'abbiamo portata sulle stesse strade su cui abbiamo provato anche una McLaren 720S e una Lamborghini Huracàn STO e siamo rimasti sbalorditi dal comportamento della A110 R.
Prima di tutto è stato piacevole ritrovare alcuni tratti da GT della A110 S, in modalità normale il sound dello scarico non è troppo invasivo, il cambio è "rilassato", i freni hanno un buon mordente anche a freddo e l'assetto tutto sommato non è così rigido come ci si aspetterebbe.

Costeggiando il Lago d'Orta a velocità di codice ci siamo sentiti quasi su una pacata gran tourer, se non fosse stato per il carbonio a vista, la vernice blu opaca e l'alettone forse saremmo quasi passati inosservati.
Cosa succede però quando si vuole portare l'A110 R fuori dalla zona di comfort? Qui finiscono le similitudini con l'A110 S e si iniziano ad apprezzare tutte le migliorie - Alpine parla di un'auto al 95% "diversa" - apportate alla vettura.

Importantissimo mandare in temperatura freni e Michelin Pilot Sport Cup 2, soprattutto queste ultime hanno un range di utilizzo specifico che le rende quasi pericolose se non preparate a dovere, ma una volta portate nello sweetspot la coupé pistaiola di Dieppe diventa una lama incredibile.
L'A110 R è un'auto che chiede di essere guidata forte, non vuole essere risparmiata e secondo noi è giusto che sia così. Per poter apprezzare tutto il lavoro fatto dagli ingegneri bisogna far correre la macchina, prendere le curve con decisione e frenare forte, sempre.

Il feedback del pedale sinistro è supremo - uno dei pochi che ti invita a usare il piede sinistro - mentre la precisione dello sterzo è maniacale. Quest'auto abbandona la zona di "facilità" che è propria delle A110 GT e S a favore di un carattere più deciso, il peso dell'auto è concentrato principalmente sull'asse posteriore e quindi frenate (o accelerazioni) poco ragionate portano a un inevitabile sottosterzo difficile da correggere se non si ha prontezza.

Questa Alpine è un'auto che impegna tutti e cinque i sensi, richiede una certa dose di esperienza - soprattutto in strada - ma quando si inizia a prendere confidenza con la vettura le sensazioni che arrivano alle mani sono esaltanti...
La quantità di grip che ha l'A110 R nelle curve è pazzesca, non c'è rollio, non c'è beccheggio i trasferimenti di carico sono quasi inesistenti, qui ci si accorge quanto il mantra di Colin Chapman "Semplifica, poi aggiungi leggerezza" sia una legge imprescindibile per ottenere performance del genere.
Seduti dietro al volante rivestito in alcantara, contenuti dai sedili e dalle cinture da corsa Sabelt abbiamo provato emozioni che ci hanno ricordato la Clio Cup ed è forse il complimento più grande che si possa fare a questa vettura.

Prezzi e configurazioni

Per Alpine l'A110 R ha un significato speciale, è una sfida che Dieppe si è lanciata sull'onda di quanto fatto da Jean Rédélé nel 1954 quando fondò la sua azienda. Superare i limiti è una costante per questo marchio, lo fa con le auto di F1, con i prototipi Le Mans e oggi l'ha fatto anche con una vettura stradale.
In un'epoca in cui le auto sportive stanno sparendo dai listini, dove il concetto di leggerezza è andato perso e dove il piacere di guida è sempre più appannato da un'elettronica invasiva, sapere che nel 2023 esistono ancora marchi in grado di proporre vetture viscerali e comunicative come l'A110 R è un toccasana per gli appassionati.

Su quest'auto nulla è lasciato al caso, ogni singolo dettaglio è stato studiato per garantire le migliori performance, tenete presente - per esempio - che questa è anche l'unica A110 della gamma ad aver subito degli interventi a livello di telaio.
Dal lancio avvenuto a novembre 2022 Alpine ha già riempito globalmente un portafoglio di ordini per oltre un anno e onestamente non siamo stupiti, l'A110 R è un prodotto eccezionale e ogni appassionato che possa permettersela dovrebbe come minimo prenderla in considerazione.

La nota dolente è forse il prezzo: si parte da 107.000 euro, c'è solo l'Ultralight R Pack da aggiungere (gratuitamente) che prevede la rimozione del vano sotto al cofano, tutto il resto è già incluso nella cifra iniziale, compresi i cerchioni in carbonio con disegno differenziato e l'assetto regolabile. Si può scegliere il colore dell'auto dalla palette "standard" oppure affidarsi alla personalizzazione Atelier Alpine che offre ulteriori 19 colori limitati. Per un modello come il nostro in prova con colorazione Blue Racing Matte ci vogliono 113.000 euro, sicuramente non poco ma comunque in linea (se non meno) rispetto alla concorrenza.