La Ford Mustang Mach-E GT dopo 4.500 km: una grande compagna d'avventure

Con la Ford Mustang Mach-E GT abbiamo fatto più di un test drive: ci ha accompagnato in una vera e propria avventura a zero emissioni.

La Ford Mustang Mach-E GT dopo 4.500 km: una grande compagna d'avventure
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Lo ammettiamo, per scrivere e pubblicare questo articolo abbiamo impiegato molto più tempo del previsto. Non per difficoltà tecniche ma per una vera e propria questione di cuore. Con la Ford Mustang Mach-E GT infatti non abbiamo fatto una semplice prova su strada, un test drive qualunque: con l'elettrica più potente dell'ovale blu abbiamo vissuto una vera e propria avventura, durata 4.500 km (4.448,7 a voler essere precisi).
Da Milano siamo andati in Trentino-Alto Adige, poi abbiamo attraversato tutto lo stivale per arrivare in Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, per poi rifare tutto il percorso al contrario. La nostra esperienza elettrica è raccontata in dettaglio nell'articolo 4.500 km in auto elettrica: la nostra vacanza a zero emissioni, con questo nuovo pezzo invece vogliamo focalizzarci proprio sulla Ford Mustang Mach-E GT: cos'ha che le altre vetture elettriche non hanno?

Una Mustang a zero emissioni

Partiamo per forza di cose dal design. La variante GT ha portato inizialmente due colori esclusivi quali il Grabber Blue (il nostro colore) e il Cyber Orange, tinte optional da 1.300 euro che oggi sono disponibili sull'intera gamma.

Al Grabber Blue ci siamo affezionati praticamente subito, è una finitura di alta qualità e dona un look sportivo invidiabile, anche grazie a questo colore abbiamo attirato parecchi sguardi in giro per lo stivale. Farsi notare con la Ford Mustang Mach-E è alquanto semplice, il suo muso aggressivo è un tratto distintivo imprescindibile, addirittura qualcuno nel corso del nostro viaggio ci ha chiesto "quale fosse il marchio del cavallo", stupito dalla vettura ma non abbastanza esperto da riconoscere il badge Mustang. Parliamo proprio di questo badge, visto che in fase di lancio ha scatenato più di una polemica: questa Mach-E si può definire una Mustang? Se siete degli irreprensibili tradizionalisti, la risposta è ovviamente no: è una vettura alta (un crossover in piena regola), non fa rumore, ha un peso di un certo rilievo, è dunque ovvio che si tratti di un qualcosa di totalmente nuovo. Solo chi sa adattarsi davvero ai cambiamenti però riesce a sopravvivere e questo Ford non solo lo ha capito nel profondo, ha deciso di applicare la formula nella maniera più impattante e decisa, regalando a un pubblico più ampio del solito le qualità intrinseche del badge Mustang.

Risultato? Mettersi alla guida della Ford Mustang Mach-E GT fa sentire fieri, parte di una grande famiglia ad alte prestazioni, anche se non si fa rumore. Il lungo e muscoloso cofano è una gioia per gli occhi anche dall'interno, la sensazione di guidare una muscle car è palpabile, inoltre dettagli come le pinze dei freni Brembo, il tetto spiovente e le minigonne a contrasto donano una sensazione di sportività aggiuntiva, come se la Mach-E fosse più bassa della realtà. La scelta poi di non montare maniglie delle portiere a vista è secondo noi vincente, poiché non sporca il design e diminuisce - anche se leggermente - il carico aerodinamico.

Un frunk per la Ford Mustang Mach-E

La Ford Mustang Mach-E vince anche sul fronte dell'ingegnerizzazione: Tesla è diventata famosa negli anni anche per via del suo bagagliaio anteriore (detto amichevolmente frunk), possibile grazie a una perfetta sistemazione di uno dei motori elettrici direttamente sull'asse anteriore.

Può sembrare un dettaglio banale ma fidatevi: sono pochissime le auto non-Tesla a offrire una soluzione del genere. Neppure elettriche premium a marchio Mercedes-Benz o BMW riescono a offrire un comodo frunk, la Ford Mustang Mach-E invece lo ha. È uno dei più grandi della categoria, può ospitare tranquillamente due zaini, due grandi buste della spesa, un piccolo trolley, secondo Ford può anche essere riempito di ghiaccio e gamberetti da servire durante un cocktail party. Non abbiamo provato questo modo d'uso, siamo sinceri, sappiate però che è possibile farlo anche grazie a una valvola di sfogo dell'acqua, che dunque vi permette di lavare a dovere il frunk quando necessario (e a causa della sabbia del mare ne abbiamo avuto bisogno). Noi abbiamo usato quel vano per riporre i cavi: in viaggio è stata una soluzione comodissima, poiché abbiamo tenuto il bagagliaio principale con tutte le valigie ben chiuso per tutto il tempo, senza far vedere a nessuno come stessimo viaggiando.

Il cavo di Tipo 2 invece si è trovato sempre pronto all'uso all'interno del frunk. Essendo questo un oggetto quasi sempre molto sporco, è un bene tenerlo separato dal resto dei bagagli e il frunk in questo è il vostro migliore amico. Internamente, per chiudere il capitolo sul design, non ci siamo ritrovati avvolti nel comfort che potrebbe darvi una premium tedesca ma comunque abbiamo apprezzato l'ottima qualità dei materiali. Il sedile della GT è sportivo, è contenitivo ma non troppo, non è da pista ma è perfetto per i lunghi viaggi, del resto è a questo che serve il nome GT; non è massaggiante ma si può riscaldare in inverno per un maggiore comfort.

Il design della plancia della Ford Mustang Mach-E GT è inedito per l'ovale blu, abbiamo infatti un piccolo quadro strumenti digitale che si sviluppa in lunghezza appena dietro lo sterzo (che funziona in pratica anche da head-up display) e un enorme schermo touch da 15 pollici montato centralmente, che si sviluppa in verticale. Il tunnel centrale è essenziale, con pochi ma importanti comandi, mentre il bracciolo è molto comodo e nasconde spazio aggiuntivo per i nostri effetti personali.

C'è forse un po' di plastica di troppo, qua e là, questo però è ormai (purtroppo) un trend del mercato, Ford avrebbe potuto utilizzare materiali migliori anche per i vari tasti presenti all'interno dell'abitacolo e per i controlli dello sterzo, ma ci si può tranquillamente accontentare, nulla di eclatante. Il volante è abbastanza standard, non ha corone tagliate, la dimensione è regolare, inoltre è identico a quelli Ford, di Mustang ha purtroppo solo il badge, dobbiamo però dire una cosa: rispetto a volanti più elaborati, pieni di controlli in ogni dove, superfici touch e quant'altro, la semplicità in questo caso ripaga.

Less is more?

La gestione dei contenuti multimediali e della Guida Autonoma è di una facilità disarmante, si impara presto a utilizzare i controlli alla cieca e dal punto di vista della funzionalità è una delle soluzioni più comode del mercato attuale. Quando su altre vetture dobbiamo appositamente abbassare lo sguardo per cercare il controllo che ci serve, oppure imprecare per aver colpito erroneamente un comando touch qualsiasi, il volante della Ford Mustang Mach-E ci manca un sacco... Semplice, dritto al punto, funzionale all'estremo.

È un po' la filosofia Mach-E. Anche lo stretto schermo al di là dello sterzo può rendervi spaesati durante i primi utilizzi, poi però vi accorgete subito di quanto sia funzionale e che - nella sua semplicità - abbia tutte le info che vi servono davvero. Nessuno spazio è sprecato, tutto è ben leggibile, inoltre in questo modo un head-up display è totalmente inutile e dunque avete il parabrezza libero da eventuali distrazioni. Dobbiamo solo fare un appunto al software di bordo: Ford ha lanciato su Mach-E il nuovo SYNC 4A, totalmente rinnovato rispetto al SYNC 3, per alcuni dettagli però è un software che nasce già un po' "vecchio".

La grafica non è molto accattivante, neppure sullo schermo centrale da 15 pollici, che è poco ottimizzato. Tutto è (inutilmente) molto grande, ci sono tanti spazi "morti", Ford dunque avrebbe potuto fare due cose: migliorare l'attuale software per sfruttare al massimo la grandezza dello schermo oppure offrire la stessa grafica su un display meno invasivo. Se però avete qualche problemino alla vista e/o non amate quegli infotainment ultra dettagliati e pieni di informazioni, il SYNC 4A della Ford Mustang Mach-E fa sicuramente al caso vostro.

In ogni caso è un sistema funzionale, sicuramente più snello rispetto al SYNC 3 che ormai ha fatto il suo tempo. Coraggiosa poi la scelta di "rompere" lo schermo con una classica manopola vintage per la regolazione del volume: forse più un vezzo stilistico che altro, il volume si può gestire tranquillamente dallo sterzo, dobbiamo però ammettere che (forse perché nati negli anni '80) utilizzare una classica manopola per dosare il volume dà sempre una grande soddisfazione, è un dettaglio che ci può stare.

Come si guida la Ford Mustang Mach-E GT

Sul fronte della dinamica di guida c'è davvero poco da recriminare. La Ford Mustang Mach-E GT è senza alcun dubbio una delle auto elettriche più potenti che possiate acquistare in questo momento.

I suoi 487 CV di potenza si sentono tutti, soprattutto quando si imposta la modalità di guida Unthamed, che letteralmente significa "selvaggio", ci mette dunque fra le mani un cavallo imbizzarrito ma comunque addestrato. Questa modalità di guida però è alquanto estrema, abbiamo praticamente percorso la quasi totalità dei chilometri in modalità standard, con la Ford Mustang Mach-E che si è comportata magnificamente in ogni situazione. Siete voi a decidere la violenza dell'accelerazione, la GT può essere mansueta per i lunghi viaggi ma arrabbiarsi all'improvviso per effettuare un sorpasso o scattare al verde di un semaforo - e la forza bruta erogata dai due motori di bordo possono davvero incollarvi al sedile, se avete intenzione di effettuare "uno sparo" avvisate sempre i vostri passeggeri, potrebbero trovarsi impreparati e farsi addirittura del male urtando la testa o altre parti del corpo al sedile. La potenza brutale della GT riesce in parte ad annullare anche il peso di 2.273 kg, una massa perfettamente gestibile dal sistema frenante firmato Brembo, una delle migliori dotazioni stock che possiate avere.

Creare una vettura da 2.300 kg ultra potente non è difficile, è fermarla con efficacia che è più complicato, l'impianto frenante scelto da Ford però è davvero efficace, corposo, ci si sente davvero sicuri alla guida di una GT - un impianto frenante che ci manca un sacco a bordo di altre vetture, anche premium. L'esperienza a bordo della Ford Mustang Mach-E Gt dunque è assolutamente appagante, si tratta di una vettura versatile che può comportarsi in maniera differente a seconda del vostro umore, lo sterzo poi è rigido e appagante, l'ideale se amate un feedback sportivo e preciso all'estremo, un dettaglio che ci è piaciuto alla follia - anche se potrebbe non piacere a tutti, soprattutto in città.

Nonostante i 487 CV i consumi sono stati spesso sorprendenti. In media abbiamo consumato 20 kWh/100 km, anche facendo tanta autostrada (dove solitamente a velocità codice si viaggia attorno ai 24 kWh/100 km), e vi assicuriamo che per una vettura così dannatamente muscolosa e potente è un ottimo risultato. Questo ci ha permesso di percorrere i 4.500 km del viaggio con una spesa di appena 200 euro di ricariche, sempre effettuate a colonnine pubbliche e con abbonamenti Enel X o BeCharge. Provate a fare lo stesso con una vettura a benzina di pari stazza e potenza, poi ci fate sapere com'è andata.

Il silenzio generale della Ford Mustang Mach-E GT inoltre aumenta a dismisura il comfort di bordo, con l'abitacolo che è anche insonorizzato alla perfezione. Quando invece si affonda con più decisione il pedale, una sorta di rombo profondo arriva dal cuore della vettura, un suono non troppo marcato che regala grandi soddisfazioni: a differenza di tanti altri sistemi sofisticati, che vi offrono suoni sintetici abbinati all'andamento del motore, nessun'altra elettrica a oggi ci ha soddisfatto come la Ford Mustang Mach-E GT in fase di accelerazione. Bisogna provare per credere.

La tecnologia elettrica di Ford

Abbiamo accennato al costo delle ricariche, ma come si comporta la tecnologia di bordo della Ford Mustang Mach-E GT? La sua batteria da 98,7 kWh è davvero enorme e le permette di superare tranquillamente, in uso cittadino ed extraurbano, i 430 km con una singola carica.

Abbiamo riscontrato un solo problema, che comunque è comune anche a tante altre elettriche premium: il caricatore di bordo AC è fermo a 11 kW, un dettaglio che ha complicato un po' le cose durante le nostre tappe al sud. La stragrande maggioranza delle colonnine pubbliche italiane sono di Tipo 2 e fino a 22 kW (quanto è facile ricaricare un'elettrica in Italia?), significa che se avete la batteria scarica e nessuna colonnina DC nei paraggi, potrebbero servirvi più di 8 ore per una ricarica completa a una colonnina AC. Con un caricatore di bordo a 22 kW avremmo dimezzato i tempi, non sono molti però i produttori che vi permettono di installarlo. Nessun problema invece sul fronte della ricarica veloce DC. La Ford Mustang Mach-E GT nella nostra esperienza ha caricato solitamente fra i 100 e i 140 kW, mantenendo inoltre potenze abbastanza alte anche dopo l'80%.

Spesso ci siamo fermati in autostrada con l'intento di riportare la batteria all'80%, a causa però di una fila di troppo alla cassa oppure di una chiacchiera con l'utente curioso di turno ci siamo ritrovati spesso a ripartire con il 95%, proprio grazie a una curva di ricarica che non si abbassa eccessivamente dopo un certo livello.

Abbiamo anche provato a ricaricare la GT a casa, è stata però più un test goliardico che altro: ricaricare a casa una batteria da quasi 100 kWh è pura utopia, a meno che non abbiate un impianto apposito con wallbox da almeno 7 kW. Anche in questo caso però i tempi sono parecchio lunghi, calcolate che con una vettura del genere ricaricare in DC (oppure in AC mentre magari siete tutto il giorno in ufficio) è praticamente un obbligo.

Una Guida Autonoma "a mani libere"

A parlare senza freni della Ford Mustang Mach-E GT abbiamo già sforato tutti i limiti di caratteri imposti dal buonsenso, abbiamo però ancora qualcosa da dire. Dobbiamo ad esempio segnalarvi la possibilità di sfruttare l'app per smartphone per controllare la Ford Mustang Mach-E da remoto, localizzarla su una mappa, creare una chiave digitale e lasciare il classico telecomando a casa (se vi si scarica il telefono no problem, sulla portiera del conducente trovate un tastierino numerico per impostare un codice d'ingresso, come su una pseudo-vettura alla James Bond).

Inoltre vogliamo chiudere in bellezza parlando della Guida Autonoma implementata da Ford sulla Ford Mustang Mach-E. Senza timore d'iperbole, possiamo garantirvi che la Guida Autonoma di Ford è una delle migliori in circolazione. Il sistema si chiama BlueCruise ed è uno dei pochi che vi permette già da oggi di sfruttare il sistema "a mani libere". Vi spieghiamo cosa significa: se avete provato Autopilot a bordo di una Tesla, avete sicuramente sperimentato il livello di stress che il sistema vi causa in seguito ai numerosi segnali che appaiono a schermo non appena la pressione delle mani sullo sterzo diminuisce.

Non solo: se il sistema di Elon Musk pensa che stiate utilizzando la Guida Autonoma in maniera scorretta, ve la disattiva, in modo arbitrario. Per un momento di follia di Autopilot (vi assicuriamo che non abbiamo fatto nulla di grave, eravamo ancora in ambito cittadino quando tutto si è disconnesso), ci è toccato guidare per oltre 300 km di autostrada con guida manuale, senza neppure il Cruise Control base, a bordo di una Tesla Model 3.

Sulla Ford Mustang Mach-E bisogna sempre fare attenzione alla strada, ovviamente, le mani sullo sterzo però si possono mantenere anche in maniera più leggera, i segnali di avvertimento sono abbastanza rari ed è previsto dal sistema che il conducente possa rilassarsi. Ci siamo ritrovati più volte nel traffico congestionato con le mani lontane dal volante e la vettura capace di eseguire qualsiasi azione a bassa velocità. Anche a velocità più sostenute lo stress del sistema è pari a zero, "dell'arroganza Tesla " non c'è stata neppure l'ombra e abbiamo percorso i nostri 4.500 km magnificamente, attivando appena possibile la Guida Autonoma.

Inoltre con BlueCruise 1.2 Ford ha anche aggiunto il Lane Change Assist, il Predictive Speed Assist e l'In-lane repositioning, rendendo il suo sistema ancora più completo. Non c'è nessuna grafica a schermo a riprodurre il mondo circostante in 3D come sulle vetture di Elon Musk, anche in questo caso però "less is more", meno fronzoli e funzionalità massima.

Sforati i 15.000 caratteri, non ci resta che chiudere nel modo più veloce possibile, nella speranza che siate ancora qui a leggere: la Ford Mustang Mach-E GT è stata per noi più di una semplice vettura stampa in prova, è stata una vera e propria compagna d'avventure. Con lei siamo stati in montagna, al mare, sul lago, abbiamo maledetto i paesini con colonnine AC occupate/non funzionanti e abbiamo esultato ogni qualvolta si scovava una stazione Free to X oppure IONITY (ovviamente ogni tappa va organizzata, trovare una colonnina DC libera e funzionante è però sempre appagante, soprattutto quando si è in viaggio in posti nuovi).

Ci siamo davvero sentiti parte della grande famiglia Mustang, seppur senza V8; ogni mattina avevamo voglia di rimetterci al volante per ripartire e affrontare una nuova tappa del viaggio, e vi assicuriamo che non accade con ogni vettura. Riconsegnarla a Ford Italia è stato alquanto triste, ogni cosa bella però è destinata a finire, prima o poi.