Nuovo Ford Explorer Plug-in Hybrid: proviamo il colosso ibrido

Abbiamo guidato per due settimane il nuovo Ford Explorer PHEV, il mega SUV americano da 457 CV e 825 Nm di coppia.

Nuovo Ford Explorer Plug-in Hybrid: proviamo il colosso ibrido
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A ottobre 2020 abbiamo provato in anteprima il nuovo Ford Explorer Plug-In Hybrid, il mito americano riproposto dalla casa dell'ovale blu in veste moderna e soprattutto elettrificata.
Alla presentazione nazionale ci era piaciuto non poco, sia per il suo spiccato carattere tutto americano, sia perché nonostante la stazza operativa esagerata di 2.600 kg riusciva a muoversi agevolmente su terreni impervi quasi fosse un fuoristrada a due posti.
A più di un anno di distanza da quel fugace test abbiamo provato a "convivere" con il Ford Explorer Plug-In Hybrid per ben due settimane e abbiamo scoperto quanto questo esuberante SUV Made in Chicago sia in realtà più intelligente di quanto le sue dimensioni possano suggerire.

Il design del Ford Explorer Plug-in Hybrid

C'è poco da fare, con un Ford Explorer è difficile passare inosservati. Lungo poco più di 5 metri e largo 2, questo immenso SUV da 7 posti ha una linea tipicamente da "film americano", non a caso è uno dei mezzi tra le fila delle forze di polizia statunitensi.

La parte frontale è dominata dalla calandra gigantesca e dai gruppi ottici Full-LED, ovviamente anche il lettering EXPLORER sul cofano è in dimensione XXL, giusto per rimarcare il fatto che questo mezzo è maledettamente grande.
Ciò che fa veramente impressione però è la vista laterale, praticamente infinita, che termina con la coda che si tronca di netto. Il posteriore invece è piuttosto sobrio, anche se spiccano in maniera innocente quattro tubi di scarico - finti, purtroppo - che suggeriscono all'osservatore l'animo poco pacato di Explorer.
La festa però si trova all'interno, in un tripudio di pelle e di dettagli cromati. I sedili sono quasi delle poltrone, comodissimi, ventilati, riscaldabili e addirittura massaggianti con varie opzioni gestibili dall'infotainment, sia per conducente che per primo passeggero.

Il tunnel centrale è ovviamente molto vasto - c'è spazio per qualunque effetto personale vi venga in mente di portare con voi - e il fatto che sia la leva del cambio sia il selettore delle modalità di guida siano piccole rotelline contribuisce ad accentuare l'effetto di grandezza.

Sulla plancia spicca il display touch a sbalzo da 10.1 pollici su cui troviamo il Ford SYNC 3, sistema operativo che abbiamo già conosciuto su altri modelli della casa americana. Come su Focus, Kuga e Fiesta abbiamo apprezzato l'UI chiara e di facile lettura, ma anche questa volta non possiamo lodare la reattività dello schermo e la navigazione nativa, parecchio pasticciona e lenta nei calcoli. Apple CarPlay e Android Auto sono presenti, ma solo in modalità wired, manca dunque il software Ford SYNC 4 che solo ora sta prendendo piede sulle vetture americane.

La scelta di posizionare lo schermo in verticale permette una visione molto chiara dell'interfaccia, anche se diventa un'arma a doppio taglio quando si tratta di visualizzare le telecamere in manovra: ci si ritroverà con una piccola porzione orizzontale dello schermo su un formato verticale, certamente non la cosa più comoda per parcheggiare un bestione di 5 metri.

Contrapposto allo schermo digitale troviamo i comandi del clima, tutti analogici e con plastiche non proprio di alta qualità, ma posizionati in maniera intelligente e facilissimi da usare. Il volante a tre razze è in pelle traforata con cuciture rosse - come i sedili - e al tatto ha un feeling un po' "ciccione", non l'abbiamo trovato scomodo ma per chi ha le mani piccole potrebbe risultare fastidioso.
Dalla pulsantiera ai bordi delle razze possiamo gestire la maggior parte delle funzioni del veicolo e interfacciarci con il cockpit digitale da 12.3 pollici, uno schermo di qualità pregevole, ricco di informazioni e personalizzabile in base alle modalità di guida impostate.

Nel complesso gli interni di questo SUV sono tanto comodi quanto spaziosi, abbiamo ben 2.274 litri con i sedili abbattuti, 635 in modalità 5 posti e 240 con configurazione a 7 posti. Ah e se vi servisse altro spazio ci sono ulteriori 123 litri disponibili grazie ai vani presenti nell'abitacolo e a ben 12 portabicchieri.

Un gigante veloce

Partiamo coi numeri: Ford Explorer PHEV è equipaggiato con un signor motore, un portentoso V6 biturbo da 3 litri in grado di sprigionare 363 CV e 555 Nm di coppia. La parte elettrica è composta da un propulsore elettrico da 102 CV e 300 Nm di coppia e lavora in maniera sincronizzata - così come il cambio automatico a 10 rapporti - con la parte endotermica, in totale quindi abbiamo nell'arsenale di questo SUV una potenza di 457 CV e 825 Nm, abbastanza per trainare fino a 2.5 tonnellate!

Ci si rende conto fin dal primissimo momento quanto quest'auto sia tutt'altro che assopita dal peso, l'elettrico è sempre pronto - talvolta anche troppo, il pedale dell'acceleratore non è tanto modulabile - mentre il V6 scalpita non appena si supera la soglia prevista dalla Drive Mode. Per fare da 0 a 100 km/h questo mastodonte impiega solo 6 secondi (meno di una hot hatchback da 200 CV) e raggiunge una velocità di picco di 240 km/h (230 dichiarati).
Quel che spiazza però non è tanto la potenza bruta della power unit, quanto l'inaspettata agilità di un SUV che rasenta le 3 tonnellate. In città, una volta fatto l'occhio con le misure, l'Explorer è di una comodità spiazzante, guidando in Eco o in Normal quasi non ci si accorge del passaggio tra l'unità elettrica e quella termica, l'altezza da terra e le sospensioni assorbono qualunque asperità del terreno e l'insonorizzazione è tale da rendere silenzioso l'abitacolo anche con il tetto panoramico completamente aperto.

Provandola su fango e sterrato si ha un grip incredibile, noi l'abbiamo fatto utilizzando la modalità Sterrato - tra il ventaglio che comprende anche Bassa Aderenza, Neve e Sabbia, Traino e Sport - e siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Anche a velocità sostenute abbiamo riscontrato un'ottima stabilità, il sistema 4WD intelligente ripartisce la coppia motrice sui due assi in maniera precisa e diretta e le ripartenze, anche su fondi scivolosi, sono brucianti.

La batteria ha un'autonomia dichiarata di 48 km; noi ne abbiamo rilevati una decina in meno, il sistema di battery management però aiuta nel caso si voglia decidere accuratamente come sfruttare i 13,6 kWh a disposizione.
Ci sono quattro diverse modalità per la gestione del sistema ibrido, con "Ev Adesso" si guida solo in elettrico, con "Ev Dopo" si conserva l'energia sfruttando solo il V6, "Ev Auto" combina i due propulsori mentre "Ev Charge" fa lavorare tutto il sistema termico affinché carichi la batteria.

Purtroppo il peso influisce tanto sull'autonomia elettrica, serve davvero un piede delicatissimo ed è obbligatorio sfruttare il veleggio e la frenata rigenerativa il più possibile per poter percorrere più di 30 km. Per questo motivo abbiamo trovato più saggio usare il più possibile la modalità ibrida, in questo modo è possibile fare tragitti da 50-60 km con un consumo combinato di 18-20 km/l, mentre a batteria azzerata il V6 biturbo ha consumi tra i 9 e gli 11 km/l nell'extraurbano, 8-9 km/l in città e 12 km/l in autostrada.

Il Ford Explorer Plug-in Hybrid secondo noi

435 km percorsi, 260 dei quali fatti con alimentazione elettrica e una media finale di 13.4 km/l. Soddisfatti? Diciamo proprio di sì.
Nonostante il tempo di carica non sia proprio brevissimo, circa 6 ore e 20 minuti alla Schuko domestica, siamo riusciti a sfruttare parecchio nel daily la parte elettrica e di conseguenza non siamo mai andati dal benzinaio.
Un risultato niente male se pensate che questo SUV, a vederlo da fuori, ha tutto tranne che l'aria di un veicolo parsimonioso. Nonostante il suo habitat perfetto siano le strade americane, questo enorme SUV è sfruttabile anche in un Paese "atipico" come l'Italia proprio per il suo essere fuori dagli schemi, pensate che noi siamo riusciti a parcheggiarlo più volte in un box di 4,9 metri per 2,2 senza fare troppa fatica.

Ford Explorer è disponibile in 8 colorazioni e due allestimenti, ST Line (il nostro in prova) e Platinum, mentre il prezzo di partenza è abbastanza salato: parliamo di ben 82.900 euro (83.900 per Platinum), inoltre in molte regioni dello stivale dovrete pagare il superbollo sull'unità termica di 363 CV.
La bella notizia è che Explorer è praticamente full-optional, ci sono davvero pochissimi accessori extra da aggiungere oltre a quelli già compresi.
Nel prezzo è incluso anche un impianto audio eccelso da 14 altoparlanti e 980 W della B&O, il tetto panoramico apribile e un modem integrato FordPass Connect per la gestione fino a 10 dispositivi.
Anche la lista degli ADAS inclusi è molto lunga, menzioniamo: sistema di mantenimento di corsia, Cruise Control Adattivo, frenata d'emergenza anteriore e posteriore (anche in parcheggio), telecamera a 360° con Split View e pulitura automatica, parcheggio automatico, riconoscimento segnali stradali e downhill assist. [Fotografie di Edoardo Curioni @notedocurio7]