Due settimane con la Renault Mégane E-Tech: un centro quasi perfetto

Abbiamo guidato la nuova Renault Mégane E-Tech 60 Iconic per due settimane e più di 800 km: è la EV new-gen che mancava.

Due settimane con la Renault Mégane E-Tech: un centro quasi perfetto
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Lo scorso mese di febbraio Renault ci ha portati a Marbella, in Spagna, per farci vedere e guidare per la prima volta la nuova Mégane E-Tech 100% elettrica. Una vettura "di rottura" per il grande marchio francese, che inaugura così una seconda generazione di veicoli elettrici e opera un taglio netto con il classico design della stessa Mégane. Le linee sono ora molto più futuristiche e tondeggianti, abbiamo a che fare con una sorta di crossover ribassato che poi - all'atto pratico - si dimostra solo una hatchback più muscolosa del normale, con guida bassa e dimensioni abbastanza compatte.
In Spagna abbiamo guidato la vettura per soli 200 km, senza badare troppo ai consumi e divertendoci sulle splendide colline dell'Andalusia, ora però è arrivato per noi il momento di testare a lungo la nuova vettura francese, per capire se le ottime impressioni della prima ora sono confermate oppure no. Andiamo dunque alla scoperta della Renault Mégane E-Tech nell'uso di tutti i giorni dopo due settimane di utilizzo.

Due settimane con la Mégane E-Tech 2022

Dopo i circa 200 km guidati attorno a Marbella ci è venuto spontaneo dire "Ok, forse questa Mégane elettrica ha serie possibilità di vincere come Auto dell'Anno 2022". Forse non abbiamo portato benissimo alla vettura, che ha infatti lasciato il primo posto alla Kia EV6, su sette finaliste è in ogni caso arrivata seconda, segno che in qualche modo ci avevamo visto giusto e che come noi anche altri colleghi internazionali avevano avuto sensazioni ottime.

Ora, dopo 15 giorni di utilizzo intenso, abbiamo un quadro più preciso della vettura, che ci è stata data nella stessa configurazione spagnola - ovvero Mégane E-Tech 60 Iconic, la migliore versione che - secondo noi - possiate comprare. In chiusura vi spiegheremo meglio perché la variante "60" è quella giusta da portarsi a casa, nel frattempo andiamo a isolare quattro punti di forza della vettura - così da avere un articolo differente rispetto a quello nato da Marbella.

L'efficienza della nuova Mégane E-Tech

Iniziamo con un dettaglio che in Spagna non avevamo potuto testare per bene per forza di cose: l'efficienza sul lungo periodo. Le auto elettriche pesano solitamente molto di più delle normali auto a benzina a causa delle batterie agli ioni di litio. Renault in questo caso è riuscita a fare un ottimo lavoro di bilanciamento: la potenza di questa versione 60 è fissata a 220 CV, sufficiente a coprire praticamente qualsiasi utilizzo, inoltre i 300 Nm di coppia disponibili rendono la nuova Mégane E-Tech agile e divertente.

Il tutto senza che i consumi schizzino verso l'alto come succede su altre EV: dopo oltre 800 km il consumo medio che siamo riusciti a ottenere con un utilizzo variegato (città, tangenziali, un pizzico di autostrada) è stato di 13,5 kWh/100 km, assolutamente eccezionale per una vettura di questo tipo. Uno scarto di appena 4 kWh rispetto all'ultima TWINGO E-Tech Urban Night (prova della nuova TWINGO E-Tevh Urban Night), con la quale siamo arrivati a 9,5 kWh/100 km, un risultato a dir poco eccezionale per quanto ci riguarda. Con questi consumi medi, la batteria da 60 kWh offre un'autonomia di circa 430 km reali, altro dettaglio estremamente interessante.

Basti pensare che auto elettriche più costose e pesanti hanno bisogno di batterie da circa 100 kWh per ottenere lo stesso risultato, con spese di gestione più alte. Caricando presso colonnine pubbliche tramite abbonamento a 31 cents/kWh, la Mégane E-Tech è capace di percorrere 400 km con 17-18 euro, assolutamente ottima come spesa. Con la Ford Mustang Mach-E GT che abbiamo guidato per tutto il mese di agosto abbiamo speso 23-24 euro per percorrere la stessa distanza; sono due auto molto diverse ovviamente, ma è giusto per darvi l'idea di come possano cambiare i costi di gestione a seconda dell'auto e della batteria.

Sul fronte efficienza la Mégane E-Tech 2022 è dunque promossa su tutta la linea, anche in relazione a una potenza più che bilanciata per il tipo di vettura, 220 CV infatti sono perfetti per moltissimi utilizzi. In merito ci sentiamo di segnalare solo un'erogazione di coppia un po' più lenta rispetto a molte altre EV; utilizzare la vettura in modalità NORMALE significa smorzare costantemente le potenzialità della Mégane E-Tech, in SPORT invece avete tutto il divertimento possibile a portata di mano con i consumi che vi abbiamo raccontato sopra, anche se lo scatto non è da super sportiva per ovvi motivi. Ci sentiamo di segnalare anche un ottimo sistema di frenata rigenerativa, capace di recuperare tantissima energia in fase di decelerazione e/o frenata.

Abbiamo guidato per il 95% del tempo con l'impostazione di recupero massima con estrema soddisfazione, anche se a mancare è una vera e propria funzione One Pedal. La Mégane E-Tech non è capace di fermarsi da sola ai semafori/agli stop/in coda semplicemente rilasciando il pedale dell'acceleratore, al contrario è necessario dare sempre un colpo al freno, un dettaglio che purtroppo fa perdere qualche punto sul fronte dell'esperienza d'uso. Con una modalità One Pedal avrebbe risposto per le rime anche a EV più blasonate, per il momento però bisogna aspettare una nuova generazione.

Infotainment firmato Google

Il secondo punto di forza della Mégane E-Tech, come già avevamo intuito in Spagna, è il nuovo sistema di infotainment basato su Android Automotive con hardware LG (per saperne di più: sulla nuova Mégane elettrica arriva Android grazie a LG) . Renault ha personalizzato il sistema di Google per cucirlo addosso alla sua nuova creatura in maniera quasi impeccabile. Quadro strumenti e schermo centrale dialogano come mai prima su una vettura Renault, inoltre poter utilizzare Google Maps con tutti i dati della vettura integrati è un dettaglio da premio.

Inserendo una destinazione riusciamo a sapere in anticipo (e con buona precisione) con quanta percentuale arriveremo, oppure se c'è bisogno di fare una sosta nel mezzo. Inoltre possiamo utilizzare la mappa a tutto schermo sul quadro strumenti con i passaggi turn-by-turn, mentre sullo schermo centrale possiamo mantenere la visualizzazione dell'intero percorso dall'alto, monitorando eventuali percorsi alternativi e il traffico; una combo micidiale per i lunghi viaggi che ci ha fatto adorare il nuovo infotainment Renault.

A disposizione ci sono anche altre app rispetto a Google Maps, tante altre funzioni possiamo scaricarle dal Google Play Store (a macchina ferma ovviamente), al momento però il "negozio" non è fornitissimo e tante app risultano un po' scarne nella UX, siamo però certi che Renault e Google andranno a migliorare le cose con il passare del tempo - del resto la Mégane E-Tech può ricevere aggiornamenti over-the-air.

Abbiamo anche tante opzioni proprietarie di Renault, possiamo ad esempio monitorare in dettaglio i consumi, programmare le ricariche casalinghe, modificare le modalità di guida e tanto altro, la Mégane E-Tech Iconic ha persino un sistema di massaggio lombare sui due sedili anteriori accessibile tramite lo schermo centrale. A ogni profilo utente inoltre si può associare una configurazione del sedile di guida, insomma la vettura è pronta per essere guidata da tutta la famiglia senza il bisogno di rimappare tutti i settaggi a ogni cambio del conducente.

Da segnalare abbiamo soltanto un bug che abbiamo riscontrato con Apple CarPlay. Il sistema funziona in maniera egregia anche wireless, al momento però esiste un bug che non permette di scorrere le varie schermate interne (le canzoni di un album per esempio, una lista di artisti) verso il basso; contiamo in un aggiornamento di Renault nei prossimi mesi/settimane.

Visto che abbiamo nominato Apple parliamo anche di ricarica wireless dello smartphone: il pad inserito da Renault al di sotto dello schermo centrale è purtroppo da rivedere, il telefono infatti si muove in fase di marcia e quasi sempre smette di ricaricarsi, senza avvertire, su questo fronte bisognerebbe imparare da Tesla, da Ford e da Mercedes-Benz.

Guida Autonoma di Livello 2+

Pur essendo di fatto un'elettrica di fascia "media", la Mégane E-Tech 2022 arriva con una suite di Guida Autonoma di Livello 2+ davvero eccezionale, ben pensata e con comandi sul volante chiari e facili da raggiungere.

Il mantenimento della corsia, della velocità e della distanza di sicurezza sono quasi sempre impeccabili, tutto si gestisce in maniera chiara e veloce tramite l'ottimo quadro strumenti digitali, l'unico appunto che possiamo fare riguarda il controllo automatico della velocità tramite cartelli stradali. Ne abbiamo parlato in maniera approfondita nell'articolo Abbiamo provato il nuovo limitatore di velocità obbligatorio, e dobbiamo dire che ogni tanto il sistema rileva cartelli che non riguardano la nostra corsia, dunque il sistema di adeguamento automatico della velocità è al momento inutilizzabile, può persino essere pericoloso in alcune situazioni. Magari Renault riuscirà a sistemare anche questo aspetto tramite un futuro aggiornamento software. In ogni caso possiamo utilizzare la Guida Autonoma con la velocità impostata manualmente da noi: il sistema si è rivelato essenziale per i lunghi viaggi, una grande comodità, anche in caso di traffico congestionato. Il Traffic Jam funziona in modo adeguato ed è autosufficiente in caso di code a passo d'uomo - con l'auto che si ferma e riparte da sola seguendo il flusso. Anche in questo caso non possiamo che promuovere la vettura francese.

Esperienza d'uso della nuova Mégane E-Tech 2022

Chiudiamo così con il parlare dell'esperienza d'uso generale di questa Mégane E-Tech 2022. La vettura è sicuramente ben realizzata e pensata da zero, per aprire un nuovo capitolo della mobilità elettrica in casa Renault. Abbiamo apprezzato la comodità delle sedute, le numerose opzioni fornite dal software di bordo, con tutta la tecnologia a disposizione bene integrata in rapporto agli occupanti (ma attenti al poco spazio posteriore).

Abbiamo trovato utile persino lo specchietto retrovisore centrale interamente digitale: inizialmente ci sembrava un vezzo eccessivo e persino scomodo, poi però abbiamo capito che la visuale standard non era delle migliori e che con i passeggeri posteriori si azzerava del tutto, il display digitale invece ci permette di controllare il retro della vettura in ogni condizione, anche di notte, con una buona sensibilità. Può sembrare leggermente antiestetico ma è un optional che vi consigliamo di aggiungere.

Altro enorme Plus dell'elettrica francese è la possibilità di avere la ricarica di Tipo 2 a 22 kW. Quello che potrebbe sembrare un dettaglio banale in realtà si trasforma in un aspetto chiave in un'Italia piena di colonnine AC. Abbiamo parlato dell'importanza dei 22 kW AC in questo articolo, In quanto tempo carica un'auto elettrica?, ma lo ribadiamo anche qui. La maggior parte delle auto elettriche con connettore CCS Combo 2 in vendita in Italia offre solitamente una carica AC limitata a 11 kW, mentre la stragrande maggioranza delle colonnine italiane arriva a 22 kW AC. Significa - per esempio - che con una Ford Mustang Mach-E, una Mercedes-Benz EQE, una Tesla e così via impiegate 4 ore per caricare 44 kW a una colonnina AC, con la Mégane E-Tech la metà, 2 ore.

Per fare un altro esempio calzante, se avete una Ford Mustang Mach-E GT con il 20% di batteria e solo una colonnina AC a 22 kW nei paraggi, vi serviranno circa 7 ore per una carica completa a 11 kW, con la Mégane E-Tech al 20% invece in circa 2 ore e mezza avrete la batteria al 100% grazie ai 60 kWh capaci di ricaricarsi a 22 kW. Un dettaglio che cambia radicalmente l'esperienza d'uso in città e in tutte quelle zone in cui le colonnine DC sono ancora una chimera. Se viaggiate in autostrada invece potete contare sulla carica DC fino a 130 kW, al pari di molte EV premium, sul fronte ricarica dunque la Mégane E-Tech si è dimostrata una delle EV più comode che abbiamo guidato sinora.

Abbiamo dunque visto come la nuova elettrica francese abbia parecchi assi nella manica, anche se molti di questi non sono visibili immediatamente. Sul fronte tecnologico possiamo lamentarci soltanto di un comparto telecamere non proprio al top del mercato, Renault avrebbe sicuramente potuto migliorare la qualità delle camere di bordo, che in ogni caso rimangono funzionali anche nella vista dall'alto a 360 gradi.

Tutto ciò di cui vi abbiamo parlato però è riferito alla variante 60 Iconic, la migliore versione disponibile nel più alto allestimento previsto dal listino. Renault vi permette di acquistare anche la Mégane E-Tech 40, secondo noi però non ne vale assolutamente la pena. Il produttore chiede di partenza 36.800 euro per una variante con batteria da 40 kWh e motore da 130 CV, con ricarica a 22 kW AC/85 kW in DC e un allestimento base chiamato Equilibre, una versione destinata soprattutto alle flotte. È dall'allestimento Techno che la Mégane E-Tech si fa davvero interessante, e qui lo scarto fra le varianti 40 (39.300 euro) e 60 (42.300 euro) è di soli 3.000 euro.

Con questa piccola cifra in più avete 60 kWh di energia (dunque maggiore autonomia), 220 CV di potenza, carica in DC a 130 kW, una vettura di categoria superiore dunque. È questa per noi la variante da tenere in considerazione, un investimento di cui difficilmente vi pentirete per tutti i motivi descritti sopra. Se poi volete il massimo del massimo, basta salire a 45.300 euro per avere la 60 Iconic, la vettura che abbiamo provato con estremo piacere.

Overall, guardando all'intero mercato, a questa cifra c'è poco altro che possiamo consigliarvi; la Mégane E-Tech 2022 va in diretta concorrenza con la Hyundai KONA Electric (10 motivi per acquistare la Hyundai KONA Electric), altra medio-gamma che abbiamo adorato, dobbiamo però riconoscere che la francese è superiore in termini di design, hardware e software di bordo, lasciamo però a voi le considerazioni finali. Per quanto riguarda noi la nuova Renault Mégane E-Tech 2022 è l'elettrica "media" che mancava, smart e funzionale in ogni condizione, una sorta di "Best buy" che non potete lasciarvi sfuggire.