Due settimane con la Ford Kuga PHEV Vignale: proviamo il SUV Plug-in Hybrid

Abbiamo provato per due settimane la nuova Ford Kuga Plug-in Hybrid Vignale, potente ed elegante: ecco com'è andata, soprattutto in città.

Due settimane con la Ford Kuga PHEV Vignale: proviamo il SUV Plug-in Hybrid
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Lo scorso mese di ottobre Ford ci ha portati nella Tuscia, lasciandoci dormire in un rinomato glamping al fine di provare nella natura la nuova Kuga Plug-in Hybrid, un'interessante vettura ibrida da 225 CV che in quell'occasione ha dimostrato il suo grande spirito di adattamento. Ora abbiamo voluto portare l'auto in uno dei suoi habitat preferiti, la selva urbana, testandola per due settimane in città. Nelle nostre mani una magnifica Ford Kuga Plug-in Hybrid Vignale, la versione più curata dell'intera gamma che è riuscita a migliorare le già buone sensazioni ottenute con la ST-Line.
Se quest'ultimo è un allestimento più sportiveggiante, la Vignale - come tradizione - guarda a materiali più raffinati e a un ambiente maggiormente curato, dettagli solitamente riservati a vetture di segmento superiore. Vediamo dunque come se l'è cavata la nuova Kuga Plug-in Hybrid in città, uno dei suoi territori prediletti.

La tecnica della nuova Ford Kuga Plug-in Hybrid

Ne abbiamo già parlato nello scorso articolo e in questo vogliamo soffermarci soprattutto sulle sensazioni che ci ha restituito la vettura nell'uso cittadino prolungato, un piccolo ripassino però non può certo far male.

La variante Plug-in Hybrid attualmente in commercio presenta un motore benzina quattro cilindri da 2.5 litri, una trasmissione automatica CVT e 225 CV di potenza combo. La batteria presente a bordo è da 14,4 kWh, sufficiente a superare i 50 km Full Electric secondo i dati ufficiali Ford ma che nella realtà sono leggermente inferiori, almeno in seguito alla nostra esperienza. Muovere un SUV da 1.844 kg a vuoto infatti non è semplice e questo si riflette anche nei chilometri che è possibile fare in elettrico: nel mondo reale, in città e senza grandi sacrifici, la cifra che siamo riusciti a raggiungere è stata di 40 km, comunque sufficienti a coprire i tragitti quotidiani di molti utenti là fuori che da casa vanno a lavoro e viceversa. Questa è la cifra netta in modalità Full Electric, utilizzando però la Kuga in modalità ibrida (chiamata Normale dal sistema, segno che la stessa Ford spinge per l'utilizzo di questa modalità) i km in elettrico possono effettivamente aumentare grazie ai motori dell'auto che si aiutano a vicenda. Vi facciamo subito un esempio: in una giornata particolarmente stressante, abbiamo percorso in città 124 km in poco più di 5 ore di viaggio, andando in lungo e in largo e utilizzando la tangenziale solo per un tragitto breve.

Anche se la batteria si è quasi esaurita completamente attorno ai 45 km, utilizzando poi la modalità L (che aumenta il recupero dell'energia in fase di frenata) e di tanto in tanto la funzione che permette al motore termico di ricaricare la batteria, a fine giornata siamo riusciti a percorrere 75 km esatti con l'aiuto dell'energia elettrica e con 11 km stimati ancora residui. In tutto ciò i consumi del solo motore termico si sono attestati attorno ai 5,5 litri/100 km. Per la Kuga è stato un test alquanto "estremo", quasi mai ci capita di percorrere tutti quei chilometri in una singola giornata; rimanendo attorno ai 50-60 km cittadini i consumi di benzina scendono clamorosamente attorno ai 2 litri/100 km, se non meno.

È questo l'utilizzo prediletto della Kuga Plug-in Hybrid: ricarica della batteria notturna e chilometri quotidiani non superiori ai 60. In questo modo emissioni e consumi vengono davvero abbattuti in modo sensibile. Salgono invece qualora la batteria si scarichi del tutto: si va attorno ai 6,5/7 litri per 100 km facendo lavorare quasi in esclusiva il motore termico, con tutti i vantaggi del Plug-in Hybrid che vengono così a decadere, è una tipologia d'uso che però dovremmo richiamare solo in caso di emergenza, durante i lunghi viaggi e quei periodi in cui ci è davvero impossibile ricaricare la batteria di bordo durante la notte (pensiamo a una vacanza).

Pensate di sfruttare la ricarica pubblica? Fate attenzione, perché il caricatore di bordo vi permette di arrivare a 7 kW, dunque anche collegandovi a colonnine più potenti impiegherete comunque 3-3,5 ore per riportare la batteria dallo 0% al 100% con cavo di Tipo 2. Come la maggior parte delle Plug-in Hybrid oggi in commercio, è necessario avere una Wallbox casalinga per sfruttare a pieno tutti i vantaggi di questa tecnologia, altrimenti meglio andare sulla Kuga Full Hybrid.

Un SUV versatile con consumi ridotti

Abbiamo visto come sia possibile, con la nuova Kuga Plug-in Hybrid, abbattere consumi ed emissioni utilizzando in modo corretto la batteria da 14,4 kWh (su questo fra l'altro ci sono diverse polemiche, leggete il nostro articolo Tutti contro le auto Plug-in Hybrid), chi acquista un SUV simile però lo fa anche per le possibilità di carico. A causa della sua tecnologia, il bagagliaio arriva a "soli" 411 litri con i sedili in posizione, 64 litri in meno rispetto alla versione benzina standard, abbattendo i sedili posteriori però è possibile arrivare a 1.481 litri.

Il pianale di carico non presenta scalini alla sua massima estensione, anche se tende a salire leggermente all'altezza dei sedili. Non siamo al top della categoria, per una Plug-in Hybrid però non è affatto male e siamo riusciti a caricare diverse scatole 40x60. Con due viaggi riamo riusciti a gestire un piccolo trasloco da una casa all'altra, inoltre nessun problema per gli oggetti lunghi: si può abbattere un singolo sedile e conservare due posti sulla seconda fila. Ci è tanto piaciuta poi la funzione di apertura portellone con il solo passaggio del piede al di sotto del paraurti posteriore, davvero utile quando si hanno le mani occupate. Basta avere la chiave in tasca e usare il piede nel punto giusto, la vettura ci riconoscerà grazie al sistema Keyless.

Alla guida della nuova Ford Kuga Plug-in Hybrid

Arriviamo così a parlare delle sensazioni di guida che nuova Kuga Plug-in Hybrid ci ha restituito. In sostanza ciò che avevamo percepito durante la prova breve al lancio è stato confermato: il peso del SUV si fa certamente sentire, anche per i 225 CV totali.

Il motore elettrico offre un ottimo spunto per una vettura simile, non sarà difficile lasciare indietro le auto tradizionali ai semafori, il propulsore termico inoltre è muscoloso e affidabile, anche se tende a far più chiasso che altro quando si schiaccia il pedale dell'acceleratore. È difficile avere problemi con un'auto simile, quando è necessario si può avere la giusta potenza per sorpassare o raggiungere in breve tempo i 130 km/h in autostrada, di certo però non aspettatevi prestazioni sportive. Kuga Plug-in Hybrid è un SUV familiare che predilige le andature tranquille, può arrabbiarsi se necessario ma comunque non è quello il suo territorio. Sul fronte software ci sentiamo di premiare, come già abbiamo fatto in passato guidando il Ford Explorer Plug-in Hybrid, la suite offerta dall'ovale blu, che ci permette tramite un singolo tasto di utilizzare la modalità ibrida, di andare Full Electric, di risparmiare la carica per percorsi successivi oppure utilizzare il motore termico per ricaricare la batteria di bordo. Completa anche la suite che riguarda le modalità di guida, con la vettura che può aiutarci anche in condizioni difficili come neve, fango e così via, ci è molto piaciuto inoltre lo sterzo: è abbastanza rigido e preciso anche in modalità Normale, ci saremmo aspettati una mappatura radicalmente diversa in modalità Sport ma - come abbiamo detto sopra - non si tratta di una vettura nata per le altissime prestazioni o la pista.

Ciò che invece proprio non va all'interno dell'offerta è il sistema di infotainment SYNC 3, che ormai ha fatto il suo tempo. Lo schermo centrale non è di grandissime dimensioni, inoltre l'OS risulta spesso macchinoso (occorrono diversi secondi ad esempio per caricare la mappa del navigatore) e non al passo coi tempi. Molto meglio affidarsi ad Apple CarPlay e Android Auto connessi via cavo (in Italia abbiamo due porte USB A nella parte bassa della plancia, assieme a un pad per la ricarica wireless), aspettando il momento in cui Ford porterà finalmente su tutte le sue vetture il SYNC 4 di nuova generazione.

Buono invece il quadro strumenti digitale, di ottime dimensioni e sempre ben visibile; si potrebbe far qualcosa di più sul fronte della personalizzazione ma, lo ripetiamo, la storia cambierà con il SYNC 4. Nessun problema neppure con la suite di Guida Autonoma di Livello 2, anche ben rappresentata sul Digital Cockpit. Il Cruise Control Adattivo della nuova Kuga funziona in maniera egregia e durante le nostre escursioni in autostrada ha sempre svolto ottimamente il suo dovere.
L'unico appunto riguarda gli avvisi per le mani al volante: più volte il sistema ci ha intimato di mettere le mani sul volante anche quando queste erano effettivamente al loro posto, costringendoci a muovere leggermente lo sterzo anche su strada del tutto dritta.

In generale il sistema lancia su schermo troppi avvisi, da quando si entra nell'abitacolo a quando si scende più volte siamo costretti a premere "Ok" per liberare il quadro strumenti e alla lunga diventa fastidioso. Gli avvisi scompaiono anche da soli dopo pochi secondi, è vero, ma resta un piccolo dettaglio da sistemare. A proposito di dettagli: a bordo è presente anche l'head-up display, questo però funziona tramite il classico vetro che spunta al di là dello sterzo, una soluzione non così comoda che meriterebbe di essere cambiata con la proiezione dei dati direttamente sul parabrezza.

Ford Kuga Plug-in Hybrid secondo noi

È così arrivato il momento di tirare le somme. Abbiamo sicuramente adorato la nuova Ford Kuga Plug-in Hybrid per via della sua ottima versatilità, con oltre 1.400 litri di bagagliaio a sedili abbattuti, una motorizzazione ibrida comoda e potente, una batteria da ben 14,4 kWh che - se ricaricata ogni sera - può davvero abbattere i consumi di carburante nell'uso quotidiano.

L'ideale se si è alla ricerca di un SUV muscoloso ma rispettoso dell'ambiente, con costi di esercizio potenzialmente molto bassi avendo una Wallbox casalinga.
Certo non manca qualche difetto: il peso di oltre 1.800 kg si fa sentire, l'infotainment è tutto da rivedere (bisogna insomma attendere SYNC 4 sulla Next Gen, se questo però è un aspetto secondario per voi anche il SYNC 3 non sarà un problema), lo spazio di carico è leggermente inferiore rispetto alle varianti non-ibride e alcune plastiche interne sono un po' troppo rigide - e purtroppo le abbiamo ritrovate anche sull'elegante variante Vignale. La perfezione però, come ripetiamo spesso, non esiste.