Nuove BMW M3 e M4 Competition xDrive: la nostra prova in pista

Nella magnifica cornice del Misano World Circuit abbiamo provato in pista le nuove BMW M3 e M4 Competition con trazione xDrive.

Nuove BMW M3 e M4 Competition xDrive: la nostra prova in pista
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Qual è la linea sottile tra innovazione e tradizione? Le BMW sviluppate dalla divisione M, seppur evolvendosi in maniera netta negli anni, sono sempre state accomunate da diverse peculiarità, primi tra tutti i motori a 6 e 8 cilindri e la trazione posteriore. La casa bavarese ci ha però invitato presso il Misano World Circuit per dimostrare che anche un mantra storico come la trazione posteriore può essere infranto grazie a nuove e migliori soluzioni, sempre al fine di raggiungere un altissimo piacere di guida.
Siamo quindi scesi in pista prima a bordo della nuova BMW M4 Competition, armata di un mostruoso 6 cilindri in linea biturbo da 510 CV, e successivamente abbiamo provato la nuova BMW M3 Competition con trazione xDrive, assoluta novità su questo celebre modello (tutto sulle nuove M3 e M4 Competition). Le differenze, come potrete leggere, sono davvero evidenti...

BMW M4 Competition, la coupé esagerata

Gli istruttori del BMW Driving Experience, dopo un sostanzioso briefing, ci hanno messo al volante di questo missile su ruote a trazione posteriore e ci siamo resi conto fin dai primissimi metri di quanto il motore S58 da 510 CV e 650 Nm sia un maledetto portento ingegneristico.

L'accelerazione è devastante, il sound nell'abitacolo totalmente inebriante. Il cambio, un automatico a convertitore di coppia ZF con otto velocità, inserisce le marce con una rapidità da far impallidire un doppia frizione e letteralmente in una manciata di secondi si arriva a 200 km/h.
Noi della redazione non siamo mai stati fan degli scatti 0-100, vi basti pensare però che questa M4 Competition archivia la pratica in appena 4 secondi... e parliamo di una vettura stradale a trazione posteriore che pesa la bellezza di 1.790 kg.
La potenza del motore è brutale ma lineare, al punto da far sembrare semplice domare questa vettura, ci si sente coccolati dagli interni finemente curati, dallo sterzo precisissimo e dall'assenza totale di vibrazioni. Alle prime curve ci si rende conto che l'indole sventra-pneumatici della M4 è tutt'altro che storia passata e la voglia di scodare è tanta, per fare un giro pulito senza far intervenire il controllo di trazione ci vuole un bel manico e una buona dose di esperienza.

L'assetto è messo a punto dai tecnici della M Division ed è giustamente rigido, tuttavia anche osando molto sui cordoli questo non va mai in blackout e tiene sempre il retrotreno della M4 incollato all'asfalto. Gli inserimenti in curva sono precisi, lo sterzo poi è una delizia: accuratissimo anche se forse un po' troppo leggero per i nostri gusti.

L'impianto frenante è disponibile sia con dischi acciaio che con dischi carboceramici, ovviamente per uso pista la scelta dovrebbe essere alquanto obbligata. I dischi da 400 mm con pinze a sei pistoncini all'anteriore e 380 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore frenano l'auto da 200-0 in appena 128 metri, un cifra davvero pazzesca (e anche qui, ricordiamoci il peso, ndr). Con un'efficienza ottimale fino a 700 gradi centigradi si ha un mordente eterno e davvero forte, è difficile mandare in crisi l'impianto frenante prima che lo facciano le gomme.

Quattro sono meglio di due?

Dopo aver completato due giri a tuono sulla M4 Competition siamo passati subito alla novità della casa dell'elica, la M3 Competition xDrive.

Sono bastate letteralmente due curve per capire che BMW non scherzava, la trazione xDrive - a parte aggiungere 60 kg di peso - affila la lama che già possiede questa vettura offrendo una dinamica di guida eccelsa.
In condizioni normali la trazione è ripartita con schema 60 dietro e 40 davanti, in questo modo si è in grado di apprezzare pienamente le performance del motore S58 sviluppato dagli ingegneri di Monaco di Baviera.
Si ottiene notevolmente più controllo in uscita di curva e si è in grado di aprire il gas un filo prima e ottenere quindi un'accelerazione incredibile che fa percepire al guidatore tutti i 510 CV di questo missile su ruote. Dopo aver preso confidenza col mezzo abbiamo poi impostato la trazione in 80-20, così facendo il feeling di guida diventa molto più simile a quello della controparte a trazione posteriore - con il piccolo svantaggio, confrontandola con M4, di avere un telaio meno rigido - ma con l'enorme beneficio di avere molto più grip in uscita di curva.

Pestando sul pedale destro la M3 Competition xDrive dà tutto senza sbavature, la potenza è senza senso e si arriva al Curvone di Misano a più di 200 km/h senza neppure accorgersene. Vera libidine.
Se proprio dobbiamo sforzarci a trovare un difetto su questa vettura possiamo dire che l'aggiunta del sistema xDrive - oltre a far alzare l'asticella della bilancia - se portato al limite provoca un lieve sottosterzo in ingresso di curva, ma il tutto viene corretto in pochi istanti modulando il gas.

Il prezzo per questo divertimento però non è per nulla scontato: si parte da 108.500 euro ma bastano veramente un paio di optional mirati per far schizzare la cifre oltre i 120.000 euro, come sul modello che abbiamo guidato noi.