A una prima, distratta occhiata, la nuova Skoda Scala può sembrare una normalissima vettura di segmento C, forse anche qualcosa di più, visti i suoi 10 cm aggiuntivi rispetto a una Volkswagen Golf e ai suoi interni che poco hanno da invidiare alle più ingombranti Station Wagon. Una tesi supportata dalle dimensioni del bagagliaio, che può contenere ben 467/1.410 litri, di fatto il più ampio della categoria. Parliamo di un dettaglio importante ma che, da solo, non basta a raccontare tutto il potenziale della vettura, che sarà sul mercato italiano già a partire dal prossimo mese di maggio. A sorprendere è tutta la tecnologia che Skoda ha montato a bordo, che abbiamo provato di persona volando fino a Spalato, in Croazia. Con la nuova Scala abbiamo percorso più di 100 km, sia nel traffico cittadino che nello spoglio entroterra attorno alla città marittima, fatto di discese e risalite, provando due delle motorizzazioni disponibili a listino: la 1.0 TSI da 85 kW, 115 CV e cambio manuale e la 1.5 TSI da 110 kW e 150 CV con cambio automatico DSG.
Completano poi la gamma un 1.0 da 70 kW e 95 CV (disponibile in estate), un 1.0 G-TEC a metano da 66 kW e 90 CV (disponibile in autunno) e un 1.6 TDI a gasolio, sia con cambio manuale che DSG, pronto già al lancio. Vedremo i prezzi in dettaglio alla fine dell'articolo, per ora vi basti sapere che Skoda è riuscita a mantenere il modello entry level al di sotto dei 20.000 euro, 19.960 per la precisione, il che dovrà preoccupare non poco la concorrenza.
ADAS e infotainment
Due le parole chiave di questa nuova rivoluzione Skoda, che per l'occasione ha anche rinnovato completamente la plancia dell'abitacolo: infotainment e ADAS, ovvero i sistemi di assistenza alla guida, proprio i due aspetti che - come politica editoriale - ci interessano e incuriosiscono maggiormente. Skoda è riuscita sin dal primo allestimento, l'Ambition, a inserire 2 porte USB-C, 8 altoparlanti, 6 airbag, l'Adaptive Cruise Control fino a 210 km/h, i cerchi in lega da 16" Alaris e il Driver Activity Assistant, un dispositivo che riconosce la stanchezza del conducente. Presente anche il Front Assist con riconoscimento dei pedoni e funzione di frenata di emergenza, in aggiunta al Lane Assistant, che mantiene il veicolo in corsia forzando all'occorrenza lo sterzo. E ancora la radio digitale DAB+, il servizio Skoda Care Connect con chiamata di emergenza a vita e Service Proattivo per 10 anni, il sistema SmartLink+ via cavo compatibile con Apple CarPlay, Android Auto, MirrorLink e accesso dati tramite app Skoda Connect (in modo opzionale si può anche avere SmartLink+ Wireless, per soli 90 euro in più). Tutto questo di serie, e abbiamo nominato solo i punti chiave. Sempre con Ambition è possibile avere la Radio Bolero con display touchscreen da 8 pollici, mentre con gli allestimenti superiori (Sport e Style) si ha un dispositivo più grande, il navigatore Amundsen con display da 9,2 pollici. Le differenze fra i due sistemi saranno proprio al centro del nostro prossimo focus.
Bolero vs Amundsen
Bolero e Amundsen, le cui differenti dimensioni si percepiscono anche dalle nostre foto, condividono 2 porte USB-C, le funzionalità SmartLink+ via cavo per Apple CarPlay e Android Auto, 8 altoparlanti, la connettività Bluetooth per vivavoce e riproduzione musicale, radio DAB+ e servizio Skoda Care Connect. Mentre Bolero è da 8 pollici, Amundsen è da 9,2 e presenta delle cornici più grandi, inoltre offre il navigatore 3D, Gesture Control e l'Assistente Vocale, l'aggiornamento delle mappe gratuito, 64 GB di memoria, la eSIM LTE integrata con hotspot WiFi, il Virtual Cockpit da 10,2 pollici e i servizi di Accesso Remoto e infotainment online per 1 anno.
Quest'ultimo servizio integra il calcolo dell'itinerario online, le informazioni sul traffico in tempo reale, le app di Skoda per il meteo, le notizie e altro (in pratica c'è uno Store di applicazioni a disposizione dell'utente) e l'utilizzo online dell'assistente vocale. Entrambi i dispositivi ci sono sembrati completi e reattivi, con un software semplice e funzionale, anche se è inutile dire che l'Amundsen ha diverse marce in più: il maggiore polliciaggio rende le informazioni più leggibili, inoltre permette di vedere meglio le mappe e la retrocamera del Park Assistant, che ci aiuta con sensori anteriori, posteriori e laterali.
Anche Apple CarPlay funziona divinamente a bordo della nuova Skoda Scala, veloce nel collegamento e reattivo nei comandi touch, abbiamo usato le mappe Sygic durante tutte le nostre prove senza alcun problema, bug o impuntamento. Dal punto di vista del design, Bolero si presenta come un dispositivo più compatto, gradevole alla vista e con due comode manopole fisiche per il volume e la navigazione, con 6 funzionali scorciatoie "testuali".
Il miglior modo di controllare Amundsen è invece tramite lo sterzo multifunzione, poiché perdiamo in questo caso le due piccole manopole. Accensione e spegnimento, Volume Su e Giù sono in questo dei collegamenti touch, cosa che rende difficile l'accesso "alla cieca" in fase di guida. Le numerose scorciatoie ai lati appaiono un po' "didascaliche" e occupano spazio prezioso, il dispositivo è comunque gradevole da vedere e domina letteralmente la plancia.
Attraverso gli schermi è anche possibile gestire diversi aspetti e funzioni dell'auto, così come monitorare i diversi sistemi di assistenza alla guida di cui andremo a parlare fra un istante. Gli schermi centrali lavorano spesso in simbiosi con il Virtual Cockpit multifunzione, la cui configurazione può essere modificata con pochi clic direttamente dallo sterzo per avere le informazioni preferite sempre sott'occhio.
Sicurezza a 360 gradi
Attraverso il monitor centrale, oppure direttamente dal Virtual Cockpit come abbiamo detto, è possibile vedere in pochi istanti e clic tutti gli ADAS in funzione - ed eventualmente disattivarne uno o più a piacere. Il Lane Assistant è in grado di funzionare sia su circuiti cittadini che extraurbani, anche se il meglio di sé lo dà ovviamente in autostrada. Uscendo leggermente dalla traiettoria standard, sentiamo fra le mani il volante vibrare e riassestarsi, come giocando con un simulatore iper realistico. I numerosi sensori di prossimità ci aiutano poi in tutte le fasi di guida, dal parcheggio alla normale marcia nel traffico, segnalandoci sempre quando stiamo camminando troppo vicino a un ostacolo/oggetto/altro veicolo. Molto reattiva la frenata di emergenza, che entra in funzione anche a marcia indietro innestata - grazie al Rear Traffic Alert. All'interno di uno spazio ristretto, in fase di manovra, è intervenuta correttamente per evitare una colonna di cemento, bloccando la vettura e segnalandoci l'Emergency Brake sullo schermo centrale, con avvisi sonori e visivi. Un altro sistema di assistenza che non dovrebbe mancare nella vostra configurazione è il Side Assistant: Skoda ha inserito accanto agli specchietti due LED arancioni che si illuminano quando sono presenti veicoli nell'angolo cieco e noi stiamo per cambiare corsia, un dispositivo che ci è sembrato molto utile e preciso. Rispetto al classico Blind Spot Detect, questa nuova tecnologia del Gruppo Volkswagen monitora fino a 70 metri anziché 20.
Non abbiamo avuto occasioni per testare a fondo l'Adaptive Cruise Control della nuova Skoda Scala, questo però può prendere il controllo fino a 210 km/h. Nelle varianti con cambio manuale, il sistema mantiene automaticamente la distanza di sicurezza del mezzo che precede a velocità superiore a 30 km/h, grazie al cambio automatico DSG riesce invece a mantenere la distanza di sicurezza fino all'arresto completo. Se la marcia riprende entro 3 secondi, l'auto può riaccendersi in autonomia, altrimenti per soste di durata maggiore è necessario schiacciare il freno per evitare la disattivazione del sistema. Una volta che l'auto è ripartita, basta rilasciare il freno e riprendere la normale marcia.
Piacere di guida
Skoda Scala è dunque una vettura completa dal punto di vista dell'infotainment e della sicurezza, ma come si comportano le principali motorizzazioni della gamma? Con la variante 1.0 TSI da 85 kW, 115 CV e cambio manuale abbiamo percorso un loop ricco di tornanti, salite e discese, usando spesso i 200 Nm di coppia disponibili già a bassi regimi. Può sembrare una motorizzazione troppo piccola per un'auto come la Scala, lunga 4,362 metri, eppure sarà abbastanza nella maggior parte delle situazioni, salvo fare qualche compromesso a pieno carico e/o su strade in pendenza. Compromessi comprensibili visto il prezzo di partenza di 21.760 euro per la variante Ambition, 23.060 per la Sport e 23.860 per la Style. Per viaggi senza pensieri, il salto al motore 1.5 TSI da 110 kW e 150 CV con cambio automatico DSG è certamente consigliato: in questo caso si parte da 25.960 euro per la variante Sport e si arriva ai 26.760 euro della Style. Abbiamo sfruttato il cambio DSG della nuova Scala nel traffico cittadino di Spalato con grande soddisfazione, su strade extraurbane garantisce poi cambi veloci, silenziosi e precisi, sfruttando a dovere i 250 Nm del motore 1.5. Questi ci hanno permesso di guidare in modo confortevole anche in salite anguste, del resto parliamo della motorizzazione più potente della gamma.
Per un giudizio netto bisognerà percorrere ancora molti altri chilometri a bordo di questa nuova Skoda Scala, basta davvero poco però per capire che il produttore ceco ha fatto un lavoro eccezionale a 360 gradi, senza lasciare indietro alcun aspetto. La vettura appare solida e padrona della strada in qualsiasi condizione, anche grazie alla molta tecnologia installata a bordo - una sorta di miracolo, visto il prezzo di partenza di 19.960 euro relativo all'1.0 TSI da 95 CV. È per questo motivo che la concorrenza diretta ha di che preoccuparsi: la Scala 2019 offre spazio, divertimento e sicurezza a un costo imbattibile per il segmento, con il bagagliaio più ampio della categoria, ADAS e infotainment avanzato di serie. Il claim di Skoda Simply Clever non è mai stato, probabilmente, così adeguato. Un succoso antipasto rispetto al SUV compatto Skoda Vision IV, con il quale il marchio vuole lasciare il segno anche in campo elettrico.
Alla guida della nuova Skoda Scala: tanta tecnologia a meno di 20.000 euro
Siamo andati a Spalato, in Croazia, per guidare la nuova Skoda Scala, una vettura che offre tanta tecnologia a meno di 20.000 euro.
A una prima, distratta occhiata, la nuova Skoda Scala può sembrare una normalissima vettura di segmento C, forse anche qualcosa di più, visti i suoi 10 cm aggiuntivi rispetto a una Volkswagen Golf e ai suoi interni che poco hanno da invidiare alle più ingombranti Station Wagon. Una tesi supportata dalle dimensioni del bagagliaio, che può contenere ben 467/1.410 litri, di fatto il più ampio della categoria.
Parliamo di un dettaglio importante ma che, da solo, non basta a raccontare tutto il potenziale della vettura, che sarà sul mercato italiano già a partire dal prossimo mese di maggio. A sorprendere è tutta la tecnologia che Skoda ha montato a bordo, che abbiamo provato di persona volando fino a Spalato, in Croazia. Con la nuova Scala abbiamo percorso più di 100 km, sia nel traffico cittadino che nello spoglio entroterra attorno alla città marittima, fatto di discese e risalite, provando due delle motorizzazioni disponibili a listino: la 1.0 TSI da 85 kW, 115 CV e cambio manuale e la 1.5 TSI da 110 kW e 150 CV con cambio automatico DSG.
Completano poi la gamma un 1.0 da 70 kW e 95 CV (disponibile in estate), un 1.0 G-TEC a metano da 66 kW e 90 CV (disponibile in autunno) e un 1.6 TDI a gasolio, sia con cambio manuale che DSG, pronto già al lancio. Vedremo i prezzi in dettaglio alla fine dell'articolo, per ora vi basti sapere che Skoda è riuscita a mantenere il modello entry level al di sotto dei 20.000 euro, 19.960 per la precisione, il che dovrà preoccupare non poco la concorrenza.
ADAS e infotainment
Due le parole chiave di questa nuova rivoluzione Skoda, che per l'occasione ha anche rinnovato completamente la plancia dell'abitacolo: infotainment e ADAS, ovvero i sistemi di assistenza alla guida, proprio i due aspetti che - come politica editoriale - ci interessano e incuriosiscono maggiormente.
Skoda è riuscita sin dal primo allestimento, l'Ambition, a inserire 2 porte USB-C, 8 altoparlanti, 6 airbag, l'Adaptive Cruise Control fino a 210 km/h, i cerchi in lega da 16" Alaris e il Driver Activity Assistant, un dispositivo che riconosce la stanchezza del conducente. Presente anche il Front Assist con riconoscimento dei pedoni e funzione di frenata di emergenza, in aggiunta al Lane Assistant, che mantiene il veicolo in corsia forzando all'occorrenza lo sterzo. E ancora la radio digitale DAB+, il servizio Skoda Care Connect con chiamata di emergenza a vita e Service Proattivo per 10 anni, il sistema SmartLink+ via cavo compatibile con Apple CarPlay, Android Auto, MirrorLink e accesso dati tramite app Skoda Connect (in modo opzionale si può anche avere SmartLink+ Wireless, per soli 90 euro in più).
Tutto questo di serie, e abbiamo nominato solo i punti chiave. Sempre con Ambition è possibile avere la Radio Bolero con display touchscreen da 8 pollici, mentre con gli allestimenti superiori (Sport e Style) si ha un dispositivo più grande, il navigatore Amundsen con display da 9,2 pollici. Le differenze fra i due sistemi saranno proprio al centro del nostro prossimo focus.
Bolero vs Amundsen
Bolero e Amundsen, le cui differenti dimensioni si percepiscono anche dalle nostre foto, condividono 2 porte USB-C, le funzionalità SmartLink+ via cavo per Apple CarPlay e Android Auto, 8 altoparlanti, la connettività Bluetooth per vivavoce e riproduzione musicale, radio DAB+ e servizio Skoda Care Connect. Mentre Bolero è da 8 pollici, Amundsen è da 9,2 e presenta delle cornici più grandi, inoltre offre il navigatore 3D, Gesture Control e l'Assistente Vocale, l'aggiornamento delle mappe gratuito, 64 GB di memoria, la eSIM LTE integrata con hotspot WiFi, il Virtual Cockpit da 10,2 pollici e i servizi di Accesso Remoto e infotainment online per 1 anno.
Quest'ultimo servizio integra il calcolo dell'itinerario online, le informazioni sul traffico in tempo reale, le app di Skoda per il meteo, le notizie e altro (in pratica c'è uno Store di applicazioni a disposizione dell'utente) e l'utilizzo online dell'assistente vocale. Entrambi i dispositivi ci sono sembrati completi e reattivi, con un software semplice e funzionale, anche se è inutile dire che l'Amundsen ha diverse marce in più: il maggiore polliciaggio rende le informazioni più leggibili, inoltre permette di vedere meglio le mappe e la retrocamera del Park Assistant, che ci aiuta con sensori anteriori, posteriori e laterali.
Anche Apple CarPlay funziona divinamente a bordo della nuova Skoda Scala, veloce nel collegamento e reattivo nei comandi touch, abbiamo usato le mappe Sygic durante tutte le nostre prove senza alcun problema, bug o impuntamento.
Dal punto di vista del design, Bolero si presenta come un dispositivo più compatto, gradevole alla vista e con due comode manopole fisiche per il volume e la navigazione, con 6 funzionali scorciatoie "testuali".
Il miglior modo di controllare Amundsen è invece tramite lo sterzo multifunzione, poiché perdiamo in questo caso le due piccole manopole. Accensione e spegnimento, Volume Su e Giù sono in questo dei collegamenti touch, cosa che rende difficile l'accesso "alla cieca" in fase di guida. Le numerose scorciatoie ai lati appaiono un po' "didascaliche" e occupano spazio prezioso, il dispositivo è comunque gradevole da vedere e domina letteralmente la plancia.
Attraverso gli schermi è anche possibile gestire diversi aspetti e funzioni dell'auto, così come monitorare i diversi sistemi di assistenza alla guida di cui andremo a parlare fra un istante. Gli schermi centrali lavorano spesso in simbiosi con il Virtual Cockpit multifunzione, la cui configurazione può essere modificata con pochi clic direttamente dallo sterzo per avere le informazioni preferite sempre sott'occhio.
Sicurezza a 360 gradi
Attraverso il monitor centrale, oppure direttamente dal Virtual Cockpit come abbiamo detto, è possibile vedere in pochi istanti e clic tutti gli ADAS in funzione - ed eventualmente disattivarne uno o più a piacere. Il Lane Assistant è in grado di funzionare sia su circuiti cittadini che extraurbani, anche se il meglio di sé lo dà ovviamente in autostrada. Uscendo leggermente dalla traiettoria standard, sentiamo fra le mani il volante vibrare e riassestarsi, come giocando con un simulatore iper realistico.
I numerosi sensori di prossimità ci aiutano poi in tutte le fasi di guida, dal parcheggio alla normale marcia nel traffico, segnalandoci sempre quando stiamo camminando troppo vicino a un ostacolo/oggetto/altro veicolo. Molto reattiva la frenata di emergenza, che entra in funzione anche a marcia indietro innestata - grazie al Rear Traffic Alert. All'interno di uno spazio ristretto, in fase di manovra, è intervenuta correttamente per evitare una colonna di cemento, bloccando la vettura e segnalandoci l'Emergency Brake sullo schermo centrale, con avvisi sonori e visivi.
Un altro sistema di assistenza che non dovrebbe mancare nella vostra configurazione è il Side Assistant: Skoda ha inserito accanto agli specchietti due LED arancioni che si illuminano quando sono presenti veicoli nell'angolo cieco e noi stiamo per cambiare corsia, un dispositivo che ci è sembrato molto utile e preciso. Rispetto al classico Blind Spot Detect, questa nuova tecnologia del Gruppo Volkswagen monitora fino a 70 metri anziché 20.
Non abbiamo avuto occasioni per testare a fondo l'Adaptive Cruise Control della nuova Skoda Scala, questo però può prendere il controllo fino a 210 km/h. Nelle varianti con cambio manuale, il sistema mantiene automaticamente la distanza di sicurezza del mezzo che precede a velocità superiore a 30 km/h, grazie al cambio automatico DSG riesce invece a mantenere la distanza di sicurezza fino all'arresto completo. Se la marcia riprende entro 3 secondi, l'auto può riaccendersi in autonomia, altrimenti per soste di durata maggiore è necessario schiacciare il freno per evitare la disattivazione del sistema. Una volta che l'auto è ripartita, basta rilasciare il freno e riprendere la normale marcia.
Piacere di guida
Skoda Scala è dunque una vettura completa dal punto di vista dell'infotainment e della sicurezza, ma come si comportano le principali motorizzazioni della gamma? Con la variante 1.0 TSI da 85 kW, 115 CV e cambio manuale abbiamo percorso un loop ricco di tornanti, salite e discese, usando spesso i 200 Nm di coppia disponibili già a bassi regimi. Può sembrare una motorizzazione troppo piccola per un'auto come la Scala, lunga 4,362 metri, eppure sarà abbastanza nella maggior parte delle situazioni, salvo fare qualche compromesso a pieno carico e/o su strade in pendenza. Compromessi comprensibili visto il prezzo di partenza di 21.760 euro per la variante Ambition, 23.060 per la Sport e 23.860 per la Style.
Per viaggi senza pensieri, il salto al motore 1.5 TSI da 110 kW e 150 CV con cambio automatico DSG è certamente consigliato: in questo caso si parte da 25.960 euro per la variante Sport e si arriva ai 26.760 euro della Style. Abbiamo sfruttato il cambio DSG della nuova Scala nel traffico cittadino di Spalato con grande soddisfazione, su strade extraurbane garantisce poi cambi veloci, silenziosi e precisi, sfruttando a dovere i 250 Nm del motore 1.5. Questi ci hanno permesso di guidare in modo confortevole anche in salite anguste, del resto parliamo della motorizzazione più potente della gamma.
Per un giudizio netto bisognerà percorrere ancora molti altri chilometri a bordo di questa nuova Skoda Scala, basta davvero poco però per capire che il produttore ceco ha fatto un lavoro eccezionale a 360 gradi, senza lasciare indietro alcun aspetto. La vettura appare solida e padrona della strada in qualsiasi condizione, anche grazie alla molta tecnologia installata a bordo - una sorta di miracolo, visto il prezzo di partenza di 19.960 euro relativo all'1.0 TSI da 95 CV.
È per questo motivo che la concorrenza diretta ha di che preoccuparsi: la Scala 2019 offre spazio, divertimento e sicurezza a un costo imbattibile per il segmento, con il bagagliaio più ampio della categoria, ADAS e infotainment avanzato di serie. Il claim di Skoda Simply Clever non è mai stato, probabilmente, così adeguato. Un succoso antipasto rispetto al SUV compatto Skoda Vision IV, con il quale il marchio vuole lasciare il segno anche in campo elettrico.
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