Abbiamo provato la nuova Ford Puma Hybrid, l'ibrida più venduta d'Italia

Abbiamo provato per svariate centinaia di chilometri la nuova Ford Puma Hybrid in allestimento Titanium X e questa è la nostra esperienza.

Abbiamo provato la nuova Ford Puma Hybrid, l'ibrida più venduta d'Italia
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Chi ricorda con affetto la prima Ford Puma, la coupé compatta prodotta dall'ovale blu dal 1997 al 2002, sicuramente ha storto un po' il naso alla presentazione della nuova generazione 2020. Ci siamo infatti ritrovati con un crossover a tutti gli effetti da dare in pasto a un mercato già estremamente saturo di modelli, muscoloso e grintoso, dall'assetto rialzato, che nulla ha da spartire con la Puma tradizionale. Lo ammettiamo, siamo tra coloro che più si sono dimostrati scettici al debutto della vettura, commercialmente però è stato un innegabile successo nel corso dei primi otto mesi del 2020 e per capire come ha fatto la nuova Ford Puma a diventare l'ibrida più venduta d'Italia da gennaio ad agosto di quest'anno bisogna fare soltanto una cosa, anzi due, connesse fra loro: vederla dal vivo e successivamente provarla. Lo abbiamo fatto per centinaia di chilometri e questo è il racconto delle sensazioni che la nuova Ford Puma Hybrid 2020 ci ha restituito.

Niente effetto wow ma tanta sostanza

L'impatto dal vivo con il nuovo crossover americano è stato fondamentale. Lo abbiamo visto nelle colorazioni Desert Island Blue e Race Red ST-Line, mentre per la prova abbiamo scelto un più equilibrato Magnetic Grey in allestimento Titanium X. In tutte e tre le varianti il design muscolare del crossover ci ha colpiti in positivo, con linee aggressive ma non troppo, affusolate e aggraziate al punto giusto, in grado di restituire una sensazione di agilità estrema. All'interno l'abitacolo è invece risultato da subito spazioso e comodo, del resto non è certo la prima vettura Ford che proviamo ed è stato un po' come sentirsi a casa. A tal proposito è forse mancato l'effetto wow che ci aspettavamo, con una plancia non troppo lontana da altri modelli recenti e un quadro strumenti non del tutto digitale ma ancora "ibrido", con strumentazione analogica e un piccolo schermo a colori da 4,2 pollici posto al centro. Chiaramente noi ci riferiamo alla Titanium X che abbiamo testato, scegliendo gli allestimenti ST-Line invece si ottiene un largo cruscotto digitale da ben 12,3 pollici - che un po' di effetto wow lo riserva. Poche sorprese anche sul fronte tablet centrale, non rivolto verso il conducente ma comunque ben visibile nel 99% dei casi. Ottimo anche il tunnel centrale, con la gestione del clima, il pomello del cambio a 6 rapporti, il selettore di modalità di marcia e un comodo bracciolo di buona fattura.

I sedili della Titanium X sono dotati anche di comode zip per la rimozione del rivestimento, ma soprattutto si fanno notare per il loro supporto lombare e massaggio (guidatore e passeggero), vi possiamo garantire che viaggiare anche per molte ore sulla nuova Puma Titanium X è un assoluto piacere. L'unico appunto negativo riguarda forse i materiali usati per rivestire internamente le portiere: le plastiche sono nella media, ciò che invece ci è piaciuto poco è il tessuto utilizzato per ricoprire parte del corpo interno, poco premium al tatto e soprattutto molto sensibile "allo sfregamento".

La nostra unità di test aveva il tessuto della portiera del conducente già parzialmente rovinato purtroppo, dopo pochi mesi di vita, non vogliamo immaginare cosa possa accadere dopo anni. Siamo rimasti invece piacevolmente colpiti dalla capacità del bagagliaio, da ben 456 litri in condizioni normali (con un ulteriore pozzetto da 80 litri, davvero ultra comodo), supportato da un portellone che si apre e chiude elettronicamente, senza sforzo. Il vero cuore della nuova Ford Puma 2020 però batte altrove: pensiamo alla tecnologia ibrida che si nasconde sotto il cofano e alla Guida autonoma di livello 2 - un pacchetto di funzioni che ormai ogni nuova auto nel 2020 dovrebbe avere.

Ford EcoBoost Hybrid

Partiamo proprio dalla tecnologia ibrida scelta da Ford, con batterie agli ioni di litio da 48V. La nostra Puma Titanium X era dotata di un motore EcoBoost 1.0 benzina da 125CV, un'unità estremamente compatta che potrebbe far storcere il naso a molti. Noi stessi abbiamo provato di recente diversi SUV/Crossover con motorizzazione 1.0 (proposta da alcuni produttori per abbattere i costi e riservare le auto a un uso prettamente cittadino), rimanendo completamente delusi dall'esperienza di guida, i propulsori Ford però sono di tutt'altra pasta. I 125CV promessi dall'ovale blu si sentono tutti, dal primo all'ultimo, almeno inserendo la modalità Sport. È quasi incredibile sentire un motore da appena un litro spingere senza alcuno sforzo un crossover da 1.280 kg, con una spinta marcata e divertente. Certo non ci avviciniamo neppure a ciò che possono fare Fiesta ST e Focus ST, ovviamente, ma tranquilli, arriverà presto anche la Puma ST e allora ne vedremo delle belle...! Per ora sappiate che anche l'unità 1.0 proposta da Ford per la nuova Puma "non ST" è più che valida, anche grazie al supporto della tecnologia Mild Hybrid. Parliamo di un sistema elettrificato che agisce di continuo sulla marcia, fra le personalizzazioni del quadro strumenti digitale abbiamo anche una modalità che ci permette di controllare il tempo reale il funzionamento dell'impianto ibrido.

Possiamo così vedere in real time quando stiamo ricaricando la batteria agli ioni di litio, in fase di frenata e decelerazione, e quando invece il motorino elettrico subentra ad aiutare il motore termico e con quale intensità. Anche grazie a questo sistema l'EcoBoost da 1.0 proposto da Ford sembra avere una marcia in più, appartenere a una categoria superiore. Spinta e sportività però significano anche maggiori consumi, e in merito dovrete fare davvero molta attenzione all'uso dell'acceleratore.

Scatto felino

In modalità Sport, la più divertente in quanto a spinta e reattività del motore, la nuova Ford Puma ha consumato su circuito misto attorno ai 7 litri per 100 km, in autostrada se si vuol viaggiare a 130 km/h si consuma anche qualcosina in più, siamo dunque ben lontani dai 4,6 litri/100 km dichiarati da Ford in scheda tecnica. Si tratta di una cifra eccessivamente ottimista? In realtà impostando la modalità Eco ci si può avvicinare molto ai dati dell'ovale blu su circuito misto, attenzione però: l'auto perde tutta la sua grinta, accelera in maniera pacata e lineare, detta in parole poverissime e poco professionali "si pianta" brutalmente, dunque vi consigliamo caldamente di effettuare un test drive prima di procedere all'acquisto, in modo da capire quali sensazioni di guida sono in grado di restituirvi i nuovi EcoBoost 1.0 di Ford. Chiaramente la casa americana mette a disposizione anche altre motorizzazioni, non aspettatevi però ulteriori miracoli dal diesel EcoBoost 1.0 da 120CV; per prestazioni maggiorate bisogna puntare sul 155CV delle ST-Line, la cilindrata però rimane 1.0, dunque tocca mettersi l'anima in pace.

L'1.0 benzina in ogni caso si è comportato egregiamente in ogni situazione, abbiamo anche percorso diversi chilometri su strade sconnesse e leggero sterrato per risalire da Milano a Cornizzolo e la modalità di guida che aumenta la forza di trazione ci ha tolto d'impaccio senza intoppi. Altro aspetto nel quale la Ford Puma Hybrid 2020 è davvero infallibile è la Guida Autonoma di livello 2 presente a bordo, che permette di automatizzare diverse azioni in fase di marcia.

Guida semi-autonoma

La Guida Autonoma di livello 2, ormai presente su sempre più vetture di nuova generazione, non è altro che un pacchetto di vari assistenti di guida che - lavorando tutti insieme - permettono di automatizzare alcune operazioni. Con il Cruise Control Adattivo la nuova Ford Puma Hybrid è ad esempio capace di accelerare e frenare in autonomia in base al traffico che ci circonda, dopo aver dato al sistema una velocità massima da non superare mai. In autostrada possiamo ad esempio impostare i 130 km/h e decidere quale distanza di sicurezza mantenere rispetto al veicolo che ci precede, poi sarà l'auto a gestire acceleratore e freno, a noi resta solo la piena responsabilità dello sterzo. Sterzo che fra l'altro vibra in modo significativo quando usciamo dalla nostra corsia e raddrizza la traiettoria, altro sistema di sicurezza presente nel pacchetto. Sugli specchietti inoltre sono ben visibili le icone che controllano gli angoli ciechi: si illuminano quando un altro veicolo è presente alla nostra destra o sinistra, evitando così potenziali incidenti. Sempre a proposito di ADAS (assicuratevi che nella vostra configurazione ci sia l'opzione Co-Pilot per avere la Guida Autonoma di livello 2) l'auto è in grado di riconoscere i limiti di velocità posti a bordo strada e di limitare la velocità di conseguenza.

Premendo infatti il pulsante dedicato al limitatore sullo sterzo la Puma bloccherà la velocità in automatico in base ai cartelli rilevati, una funzione estremamente comoda in un Paese nel quale i limiti di velocità non vengano piazzati in modo schizofrenico, ma che in Italia diventa spesso e volentieri inutilizzabile - rischiate infatti che l'auto freni in modo brusco incontrando cartelli da 30 o 40 km/h di limite messi magari in modo temporaneo in tratti in cui si viaggia a velocità più alte, se guidate tutti i giorni sicuramente sapete di cosa stiamo parlando. La nuova Ford Puma è dotata anche di fari abbaglianti e anabbaglianti automatici, altra funzione della quale non riuscirete più a fare a meno.

Ottima anche la retrocamera di bordo, che restituisce immagini di buona qualità supportate da guide dinamiche in realtà aumentata; retrocamera che fra l'altro si attiva in automatico quando la vettura riconosce l'entrata in un parcheggio e che rimane in funzione durante tutta una eventuale manovra, non solo quando si innesta la retromarcia, un piccolo dettaglio estremamente funzionale che ci è davvero piaciuto. Chiudiamo parlando velocemente della piena compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto via cavo, che sopperiscono così a un sistema di infotainment proprietario (il Ford SYNC 3, in attesa che il SYNC 4 diventi disponibile su molte auto del produttore americano) sì avanzato ma che per forza di cose non può garantire app come Google Maps, Waze, Spotify e soprattutto non può replicare la reattività degli smartphone odierni. E ancora dobbiamo sottolineare l'ottimo comportamento dell'impianto audio premium B&O a 10 parlanti e subwoofer e del comodo sistema keyless che ci permette di aprire le portiere semplicemente avvicinandoci con le chiavi in tasca o in borsa.

Ford Puma Nonostante il nostro scetticismo iniziale, risalente ai tempi del debutto e legato più che altro all'amore verso la Puma originale coupé, la nuova Ford Puma Hybrid 2020 ci ha colpito positivamente sia per il design aggressivo che per la tecnologia presente a bordo. Sistemi come i fari abbaglianti automatici o la Guida Autonoma di livello 2 sono ormai imprescindibili - secondo noi - su una vettura di nuova generazione - e sulla Puma Hybrid funziona tutto a dovere, per un'esperienza di guida comoda e hi-tech. Eccezionale anche l'ampio bagagliaio, impreziosito da un Megabox a pozzetto da ulteriori 80 litri, e la tecnologia Ford EcoBoost Hybrid, che permette ai motori 1.0 scelti dall'ovale blu di avere una marcia in più in fase di accelerazione. Per mantenere a bada i consumi si è forse costretti a utilizzare il più possibile la modalità Eco, per divertirsi però c'è sempre la modalità Sport che aumenta di netto la spinta del sistema e di conseguenza il piacere di guida. Ma parliamo di prezzi, con Ford che ha proposto un listino davvero bilanciato: la variante Titanium X che abbiamo provato costa di partenza 19.400 euro grazie alle promozioni Ford (24.750 di listino), una cifra più che adeguata alla tecnologia che si acquista - poiché altri produttori offrono meno opzioni a cifre anche superiori. Con la Titanium scendiamo addirittura a 17.400 euro, per il massimo invece c'è la ST-Line V da 24.550 euro. Forse con la prossima generazione Ford dovrà rivedere la qualità di alcuni tessuti/rivestimenti interni, al tatto forse poco premium e tendenti a rovinarsi facilmente, ma neppure la nuova Ford Puma Hybrid poteva essere totalmente esente da difetti...