La parola Artioli non può che suscitare un piccolo brivido lungo la schiena di qualsivoglia appassionato delle quattro ruote. È infatti il cognome del leggendario Romano Artioli, storico proprietario dei marchi Bugatti e Lotus che in questo 2022 compirà 90 anni, vera e propria icona vivente della sportività su gomma. L'uomo che ha creato la Lotus Elise per intenderci, un nome che non proviene di certo dal caso: è infatti dedicato alla nipotina Elisa Artioli (@iamlotuselise), che all'epoca della presentazione della vettura aveva soltanto 2 anni e mezzo. Una presentazione che gli appassionati ricordano ancora oggi, anche grazie a quella bambina che se ne stava acquattata al di sotto del velo bianco assieme alla vettura nel momento in cui i giornalisti hanno potuto ammirare il suo primo prototipo.
Oggi Elisa ha 29 anni e possiede ben due Lotus Elise: la prima Elise S1 le è stata regalata dal nonno quando ancora aveva 4 anni, durante il periodo in cui l'auto è uscita effettivamente sul mercato, la seconda invece è arrivata nei suoi garage in questo 2022 e non è una comune Elise. Si tratta dell'ultima Elise prodotta (l'ultima Elise va alla ragazza a cui è dedicata), la vettura infatti è appena andata in pensione. Prima di pensare al presente e al futuro però vogliamo tornare indietro nel tempo, a quel 12 settembre di 25 anni fa.
Una bimba e una sportiva Lotus destinata a fare storia
Cosa ricordi di quel fantastico 12 settembre 1997? All'epoca avevo appena 2 anni e mezzo. Anche se solitamente si inizia a ricordare dai 3-4 anni, nella mente ho delle immagini chiare di quel momento. Mi avevano preparata per bene per la presentazione, mi avevano messo più volte sotto a un telo per abituarmi a non avere paura il giorno dell'evento. Quando hanno svelato la macchina io ero lì, seduta al posto di guida, tranquillissima. Mi avevano preparato perché se una bambina di 2 anni e mezzo si metteva a piangere facevano una brutta figura (sorride), non si poteva presentare la macchina con una bambina che piangeva. (Trovate alcune immagini della presentazione nel video in basso)
Avevo la maglietta I Am Elise e a quei tempi andavo spesso anche in fabbrica, mi portava mio nonno, sono nata e cresciuta fra le linee di produzione della Elise e anche se ero tanto tanto piccola era come se avessi capito che quello sarebbe stato il mio mondo. Durante la presentazione non solo non ho pianto ma stavo benissimo, non volevo più scendere dalla macchina ed è così anche oggi, non scenderei mai da quella macchina.
Guidi ancora la tua Elise S1 che chiami Baby Eli? Spesso mi chiedono se guido tutti i giorni l'auto che mi ha regalato mio nonno ma ovviamente non è così. La prendo ogni tanto nei weekend, non dimentichiamo poi che è più un gioco che una macchina, è un pezzo da collezione, poi faccio spesso fatica a trovare un parcheggio adatto quando la porto fuori quindi sto sempre molto attenta.
Al di là del 12 settembre 1995, qual è il tuo miglior ricordo legato a Lotus? Il mio ricordo più bello è stato quando ho visto per la prima volta la mia nuova Elise, quella che ho ordinato, l'ultima prodotta. Per me è stato qualcosa di molto importante, mio nonno mi ha regalato la S1 che ho ancora quando avevo 4 anni e quel momento non l'ho veramente memorizzato.
Sono successe tante cose in quel periodo e molto velocemente, c'è stato il fallimento della Bugatti, la vendita di Lotus, siamo tornati a vivere in Italia... per me era difficile capire, ho vissuto tantissime cose quando ero piccola ma forse ero "troppo piccola" per viverle sul serio.
Poi è stato bello vivere con questa passione, se sono arrivata a fare ciò che faccio oggi è grazie alla storia della Elise, ha avuto un impatto enorme nella mia vita. Dove ti ha portato oggi la passione per la Elise? Ho studiato architettura, ho vissuto all'estero, poi però mi sono accorta che mi mancava tanto casa, mi mancavano l'Italia e le automobili, così sono approdata all'ASI, l'Automoclub Storico Italiano, per cui organizzo eventi. Da poco però ho anche creato una mia realtà che si chiama Delightful Driving Roadtrips con la quale organizzo dei raduni, l'ultimo in ordine di tempo è stato allo Stelvio dove c'erano 70 Lotus da tutta Europa, è stato un grande evento con oltre 100 persone. Come sono arrivata a creare raduni e viaggi in auto? Tantissime persone chiedevano di seguirmi nei viaggi che mostravo su Instagram, alla gente piacevano così tanto i miei road trip che alla fine ho pensato di organizzarli in modo ufficiale.
Ho iniziato due anni fa e la cosa sta prendendo sempre più piede, sta piacendo tanto, la gente partecipa sempre volentieri. Al di là dello Stelvio che eravamo 70 auto, di solito abbiamo 20-30 macchine che partecipano, facciamo spesso i passi dolomitici, io vivo a Bolzano e dunque conosco bene quelle zone. Stiamo fuori due giorni e c'è gente che viene da tutta Europa. Sono eventi aperti a tutti anche se la maggior parte delle auto che partecipano è sempre Lotus.
I raduni di Delightful Driving sono sicuramente pieni di appassionati della Elise e delle auto sportive in generale. Queste persone come stanno prendendo il passaggio all'elettrico? Per gli appassionati che adorano guidare la Elise, come tutti quelli che partecipano ai miei raduni, non è facile questo passaggio alla mobilità elettrica. Se guardo alla Lotus di oggi però era importante fare un passo in avanti con la Eletre (abbiamo visto dal vivo la Lotus Eletre), il target è sicuramente differente rispetto all'appassionato classico.
Mi è ovviamente dispiaciuto che la Elise sia uscita fuori produzione ma era obiettivamente rimasta indietro. Oggi per chi vuole temporeggiare con la transizione c'è la Emira, per il resto il marchio ha deciso di puntare sull'elettricità totale con Eletre e Evija. Cosa ne pensa la gente? Beh il classico pilastro fondante di Lotus è stato sempre il peso delle proprie auto, che erano super leggere, dunque qualche malumore fra gli appassionati c'è.
Io però penso che il maggiore peso non sia un problema colossale se l'handling dell'auto è giusto, anche la mia ultima Elise pesa 200 kg in più rispetto all'originale ma il feeling non è cambiato. Anche le Porsche moderne pesano più delle classiche, i tempi sono diversi, è arrivata più tecnologia e non è più possibile creare auto super leggere. Probabilmente ci abitueremo anche alle elettriche, l'importante è che la guida resti divertente.
Cosa pensi dunque di Eletre? Lotus si sta focalizzando molto sull'innovazione, già lo stesso Chapman era estremamente innovativo al tempo, e da questo punto di vista a Eletre non si può davvero recriminare nulla. Fra i SUV elettrici che ho visto, questo Hyper SUV di Lotus è il più accattivante.
Certo è destinato a un uso familiare, io sinceramente non saprei dove andarci, non saprei neppure parcheggiarlo, a Bolzano giro solitamente in Vespa quindi non sono io il target di riferimento, le persone che lo compreranno però avranno un prodotto all'avanguardia con ottime linee ed eccellenti interni. Qual è l'aspetto che più ti ha colpito di questo Hyper SUV?Sicuramente gli interni. Lotus ci ha sempre abituati a interni spartani, era ciò che più adoravo della Elise, ci sei solo tu che guidi e il volante. La Eletre però è una vettura pensata per essere comoda, quante volte la guarderai da fuori? Quando la parcheggi a sera e quando la riprendi la mattina. È molto più importante focalizzarsi sugli interni, sull'esperienza di bordo, è questo il trend del momento, tutte le principali aziende stanno puntando sugli interni più che sugli esterni. Ciò che la gente cerca oggi è lo spazio, la Guida Autonoma, il portabicchieri, la comodità in generale. Eletre è un'auto in cui stai comodo, è diversa da ogni altra Lotus.
Tornando ai motori classici, quanto ti piace andare in pista? Ti abbiamo visto a Imola non molto tempo fa... È vero, di recente sono stata a Imola, è stata un'esperienza incredibile, la pista è bellissima e spaventosa. In occasione del Minardi Day ho avuto la possibilità di guidare la mia nuova Elise ed è stato fantastico. Per me è stata la seconda volta in pista, la prima volta sono stata al circuito Tazio Nuvolari che comunque è più piccolo e facile, mentre la seconda volta sono andata a Imola che quasi non sai dove vai a finire dietro ogni curva.
Mi piacerebbe correre in modo serio, lo scorso anno ho preso un go-kart con cambio manuale e quando riesco mi faccio qualche giro ma è faticosissimo. Non sono ancora molto veloce, non ho mai avuto tanta esperienza in pista, sono cresciuta con la Elise S1 che mio nonno mi ha regalato quando avevo 4 anni e ho sempre avuto paura di danneggiarla, non mi sono mai fidata di andare in pista, avrei potuto fare qualche disastro. Oggi è diverso, adoro andare in pista con la nuova Elise, ha quei cavalli in più che la rendono molto più divertente, mentre l'altra la preferisco per la guida pura, più semplice.
Come vedi il mondo dell'automotive nel prossimo futuro? Dove sarà Lotus? Sto aspettando di vedere quale sarà la sportiva che presenteranno fra qualche anno, perché secondo me sarà un ritorno alle origini. Capisco lo switch importante che hanno dovuto fare con Eletre, il loro forte però è sempre stato fare auto più particolari, spero vivamente di rivedere grandi auto sportive a marchio Lotus di stampo classico. Chiaramente adoro i motori termici, mi piace il rumore e l'esperienza di guida, non dico però che l'elettrico sia noioso. Dico solo che oggi l'elettrico è ancora troppo castrato per via di un'infrastruttura di ricarica non adeguata, più che altro spero nell'arrivo dei carburanti sintetici (Toyota correrà con carburanti sintetici), anche Porsche sta sperimentando tanto su questo fronte.
Non so come sarà la mobilità del futuro, è un tema davvero difficile da affrontare, le stesse elettriche richiedono un sacco di CO2 in fase produttiva, quindi magari l'intero processo industriale andrà rivisto. Io ho preso la mia Elise giusto quest'anno e per ora sto benissimo così, vedremo come si evolverà il mercato. Spero più che altro che Lotus possa sopravvivere anche a questo passaggio, sono la fan numero uno, l'ho sempre adorato come brand, per molto tempo però hanno fatto pochissimo a livello di marketing, si sono accontentati della loro nicchia, mentre oggi è cambiato tutto. Sono più attenti al marketing, stanno investendo più denaro in comunicazione e sviluppo, stanno in qualche modo ampliando il parco utenti, andando a stuzzicare una clientela nuova, diversa.
Certo hanno dovuto fare nuovi prodotti ma anche Porsche ha creato Cayenne, Macan. Con le auto iconiche non si guadagna tantissimo, il Gruppo Volkswagen con Bugatti ha perso tantissimi soldi, Lotus vuole dunque guardare al grande pubblico con veicoli differenti rispetto al solito. Come ho detto mi dispiace solo per Elise, che era una vettura iconica per Lotus, da sola però non poteva reggere l'intera azienda, il modello attuale è arrivato a dare il suo massimo e per una nuova generazione c'era bisogno di uno sforzo troppo grande, di una re-ingegnerizzazione totale e ai piani alti non se la sono sentita. Speriamo però che possa tornare prima o poi... Tornasse la Elise saresti pronta a comprare la primissima unità di serie, giusto? Certo, molto probabile, non potrei dire di no (sorride).
Io sono la Lotus Elise: intervista a Elisa Artioli fra passato e futuro
Lotus ha presentato a Milano la sua line-up attuale e per l'occasione siamo riusciti a parlare con Elisa Artioli, nipote del leggendario Romano.
La parola Artioli non può che suscitare un piccolo brivido lungo la schiena di qualsivoglia appassionato delle quattro ruote. È infatti il cognome del leggendario Romano Artioli, storico proprietario dei marchi Bugatti e Lotus che in questo 2022 compirà 90 anni, vera e propria icona vivente della sportività su gomma. L'uomo che ha creato la Lotus Elise per intenderci, un nome che non proviene di certo dal caso: è infatti dedicato alla nipotina Elisa Artioli (@iamlotuselise), che all'epoca della presentazione della vettura aveva soltanto 2 anni e mezzo.
Una presentazione che gli appassionati ricordano ancora oggi, anche grazie a quella bambina che se ne stava acquattata al di sotto del velo bianco assieme alla vettura nel momento in cui i giornalisti hanno potuto ammirare il suo primo prototipo.
Oggi Elisa ha 29 anni e possiede ben due Lotus Elise: la prima Elise S1 le è stata regalata dal nonno quando ancora aveva 4 anni, durante il periodo in cui l'auto è uscita effettivamente sul mercato, la seconda invece è arrivata nei suoi garage in questo 2022 e non è una comune Elise. Si tratta dell'ultima Elise prodotta (l'ultima Elise va alla ragazza a cui è dedicata), la vettura infatti è appena andata in pensione. Prima di pensare al presente e al futuro però vogliamo tornare indietro nel tempo, a quel 12 settembre di 25 anni fa.
Una bimba e una sportiva Lotus destinata a fare storia
Cosa ricordi di quel fantastico 12 settembre 1997? All'epoca avevo appena 2 anni e mezzo. Anche se solitamente si inizia a ricordare dai 3-4 anni, nella mente ho delle immagini chiare di quel momento. Mi avevano preparata per bene per la presentazione, mi avevano messo più volte sotto a un telo per abituarmi a non avere paura il giorno dell'evento.
Quando hanno svelato la macchina io ero lì, seduta al posto di guida, tranquillissima. Mi avevano preparato perché se una bambina di 2 anni e mezzo si metteva a piangere facevano una brutta figura (sorride), non si poteva presentare la macchina con una bambina che piangeva. (Trovate alcune immagini della presentazione nel video in basso)
Avevo la maglietta I Am Elise e a quei tempi andavo spesso anche in fabbrica, mi portava mio nonno, sono nata e cresciuta fra le linee di produzione della Elise e anche se ero tanto tanto piccola era come se avessi capito che quello sarebbe stato il mio mondo. Durante la presentazione non solo non ho pianto ma stavo benissimo, non volevo più scendere dalla macchina ed è così anche oggi, non scenderei mai da quella macchina.
Guidi ancora la tua Elise S1 che chiami Baby Eli? Spesso mi chiedono se guido tutti i giorni l'auto che mi ha regalato mio nonno ma ovviamente non è così. La prendo ogni tanto nei weekend, non dimentichiamo poi che è più un gioco che una macchina, è un pezzo da collezione, poi faccio spesso fatica a trovare un parcheggio adatto quando la porto fuori quindi sto sempre molto attenta.
Al di là del 12 settembre 1995, qual è il tuo miglior ricordo legato a Lotus? Il mio ricordo più bello è stato quando ho visto per la prima volta la mia nuova Elise, quella che ho ordinato, l'ultima prodotta. Per me è stato qualcosa di molto importante, mio nonno mi ha regalato la S1 che ho ancora quando avevo 4 anni e quel momento non l'ho veramente memorizzato.
Sono successe tante cose in quel periodo e molto velocemente, c'è stato il fallimento della Bugatti, la vendita di Lotus, siamo tornati a vivere in Italia... per me era difficile capire, ho vissuto tantissime cose quando ero piccola ma forse ero "troppo piccola" per viverle sul serio.
Poi è stato bello vivere con questa passione, se sono arrivata a fare ciò che faccio oggi è grazie alla storia della Elise, ha avuto un impatto enorme nella mia vita.
Dove ti ha portato oggi la passione per la Elise? Ho studiato architettura, ho vissuto all'estero, poi però mi sono accorta che mi mancava tanto casa, mi mancavano l'Italia e le automobili, così sono approdata all'ASI, l'Automoclub Storico Italiano, per cui organizzo eventi. Da poco però ho anche creato una mia realtà che si chiama Delightful Driving Roadtrips con la quale organizzo dei raduni, l'ultimo in ordine di tempo è stato allo Stelvio dove c'erano 70 Lotus da tutta Europa, è stato un grande evento con oltre 100 persone. Come sono arrivata a creare raduni e viaggi in auto? Tantissime persone chiedevano di seguirmi nei viaggi che mostravo su Instagram, alla gente piacevano così tanto i miei road trip che alla fine ho pensato di organizzarli in modo ufficiale.
Ho iniziato due anni fa e la cosa sta prendendo sempre più piede, sta piacendo tanto, la gente partecipa sempre volentieri. Al di là dello Stelvio che eravamo 70 auto, di solito abbiamo 20-30 macchine che partecipano, facciamo spesso i passi dolomitici, io vivo a Bolzano e dunque conosco bene quelle zone. Stiamo fuori due giorni e c'è gente che viene da tutta Europa. Sono eventi aperti a tutti anche se la maggior parte delle auto che partecipano è sempre Lotus.
I raduni di Delightful Driving sono sicuramente pieni di appassionati della Elise e delle auto sportive in generale. Queste persone come stanno prendendo il passaggio all'elettrico? Per gli appassionati che adorano guidare la Elise, come tutti quelli che partecipano ai miei raduni, non è facile questo passaggio alla mobilità elettrica. Se guardo alla Lotus di oggi però era importante fare un passo in avanti con la Eletre (abbiamo visto dal vivo la Lotus Eletre), il target è sicuramente differente rispetto all'appassionato classico.
Mi è ovviamente dispiaciuto che la Elise sia uscita fuori produzione ma era obiettivamente rimasta indietro. Oggi per chi vuole temporeggiare con la transizione c'è la Emira, per il resto il marchio ha deciso di puntare sull'elettricità totale con Eletre e Evija. Cosa ne pensa la gente? Beh il classico pilastro fondante di Lotus è stato sempre il peso delle proprie auto, che erano super leggere, dunque qualche malumore fra gli appassionati c'è.
Io però penso che il maggiore peso non sia un problema colossale se l'handling dell'auto è giusto, anche la mia ultima Elise pesa 200 kg in più rispetto all'originale ma il feeling non è cambiato. Anche le Porsche moderne pesano più delle classiche, i tempi sono diversi, è arrivata più tecnologia e non è più possibile creare auto super leggere. Probabilmente ci abitueremo anche alle elettriche, l'importante è che la guida resti divertente.
Cosa pensi dunque di Eletre? Lotus si sta focalizzando molto sull'innovazione, già lo stesso Chapman era estremamente innovativo al tempo, e da questo punto di vista a Eletre non si può davvero recriminare nulla. Fra i SUV elettrici che ho visto, questo Hyper SUV di Lotus è il più accattivante.
Certo è destinato a un uso familiare, io sinceramente non saprei dove andarci, non saprei neppure parcheggiarlo, a Bolzano giro solitamente in Vespa quindi non sono io il target di riferimento, le persone che lo compreranno però avranno un prodotto all'avanguardia con ottime linee ed eccellenti interni.
Qual è l'aspetto che più ti ha colpito di questo Hyper SUV? Sicuramente gli interni. Lotus ci ha sempre abituati a interni spartani, era ciò che più adoravo della Elise, ci sei solo tu che guidi e il volante. La Eletre però è una vettura pensata per essere comoda, quante volte la guarderai da fuori? Quando la parcheggi a sera e quando la riprendi la mattina. È molto più importante focalizzarsi sugli interni, sull'esperienza di bordo, è questo il trend del momento, tutte le principali aziende stanno puntando sugli interni più che sugli esterni. Ciò che la gente cerca oggi è lo spazio, la Guida Autonoma, il portabicchieri, la comodità in generale. Eletre è un'auto in cui stai comodo, è diversa da ogni altra Lotus.
Tornando ai motori classici, quanto ti piace andare in pista? Ti abbiamo visto a Imola non molto tempo fa... È vero, di recente sono stata a Imola, è stata un'esperienza incredibile, la pista è bellissima e spaventosa. In occasione del Minardi Day ho avuto la possibilità di guidare la mia nuova Elise ed è stato fantastico. Per me è stata la seconda volta in pista, la prima volta sono stata al circuito Tazio Nuvolari che comunque è più piccolo e facile, mentre la seconda volta sono andata a Imola che quasi non sai dove vai a finire dietro ogni curva.
Mi piacerebbe correre in modo serio, lo scorso anno ho preso un go-kart con cambio manuale e quando riesco mi faccio qualche giro ma è faticosissimo. Non sono ancora molto veloce, non ho mai avuto tanta esperienza in pista, sono cresciuta con la Elise S1 che mio nonno mi ha regalato quando avevo 4 anni e ho sempre avuto paura di danneggiarla, non mi sono mai fidata di andare in pista, avrei potuto fare qualche disastro. Oggi è diverso, adoro andare in pista con la nuova Elise, ha quei cavalli in più che la rendono molto più divertente, mentre l'altra la preferisco per la guida pura, più semplice.
Come vedi il mondo dell'automotive nel prossimo futuro? Dove sarà Lotus? Sto aspettando di vedere quale sarà la sportiva che presenteranno fra qualche anno, perché secondo me sarà un ritorno alle origini. Capisco lo switch importante che hanno dovuto fare con Eletre, il loro forte però è sempre stato fare auto più particolari, spero vivamente di rivedere grandi auto sportive a marchio Lotus di stampo classico.
Chiaramente adoro i motori termici, mi piace il rumore e l'esperienza di guida, non dico però che l'elettrico sia noioso. Dico solo che oggi l'elettrico è ancora troppo castrato per via di un'infrastruttura di ricarica non adeguata, più che altro spero nell'arrivo dei carburanti sintetici (Toyota correrà con carburanti sintetici), anche Porsche sta sperimentando tanto su questo fronte.
Non so come sarà la mobilità del futuro, è un tema davvero difficile da affrontare, le stesse elettriche richiedono un sacco di CO2 in fase produttiva, quindi magari l'intero processo industriale andrà rivisto. Io ho preso la mia Elise giusto quest'anno e per ora sto benissimo così, vedremo come si evolverà il mercato.
Spero più che altro che Lotus possa sopravvivere anche a questo passaggio, sono la fan numero uno, l'ho sempre adorato come brand, per molto tempo però hanno fatto pochissimo a livello di marketing, si sono accontentati della loro nicchia, mentre oggi è cambiato tutto. Sono più attenti al marketing, stanno investendo più denaro in comunicazione e sviluppo, stanno in qualche modo ampliando il parco utenti, andando a stuzzicare una clientela nuova, diversa.
Certo hanno dovuto fare nuovi prodotti ma anche Porsche ha creato Cayenne, Macan. Con le auto iconiche non si guadagna tantissimo, il Gruppo Volkswagen con Bugatti ha perso tantissimi soldi, Lotus vuole dunque guardare al grande pubblico con veicoli differenti rispetto al solito.
Come ho detto mi dispiace solo per Elise, che era una vettura iconica per Lotus, da sola però non poteva reggere l'intera azienda, il modello attuale è arrivato a dare il suo massimo e per una nuova generazione c'era bisogno di uno sforzo troppo grande, di una re-ingegnerizzazione totale e ai piani alti non se la sono sentita. Speriamo però che possa tornare prima o poi...
Tornasse la Elise saresti pronta a comprare la primissima unità di serie, giusto? Certo, molto probabile, non potrei dire di no (sorride).
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