Al volante della nuova SEAT Leon Plug-in Hybrid 2020

Abbiamo provato la nuova SEAT Leon Plug-in Hybrid: la berlina elettrificata spagnola ci ha convinto per praticità e dinamismo.

Al volante della nuova SEAT Leon Plug-in Hybrid 2020
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SEAT completa la ricca gamma Leon 2020 con una motorizzazione ibrida plug-in, un inedito 1.4 TSI abbinato a due motori elettrici che donano alla vettura ben 204 CV complessivi. La casa di Martorell inserisce così il tassello mancante tra le versioni diesel, benzina e Mild Hybrid con un veicolo dinamico e coinvolgente, dall'animo giovanile e ricchissimo di tecnologia senza rinunciare al piacere di guida. Andiamo a scoprire la motorizzazione in dettaglio.

Estetica

Leon e-Hybrid è disponibile nell'allestimento Xcellence e nel best seller "Formula Racing", già provato dal nostro team con la motorizzazione 1.5 TSI Mild Hybrid.
Quest'ultimo pacchetto, il più scelto tra quelli disponibili per la berlina, ci è stato proposto nuovamente per testare il sistema PHEV e ancora un volta siamo rimasti più che soddisfatti dall'ottima qualità del prodotto. All'esterno abbiamo ritrovato i caratteri tipici che distinguono l'allestimento più sportivo della line-up SEAT, come i cerchi da 18 pollici bi-color e gli inserti dedicati color canna di fucile. Spiccano i bellissimi fari Full LED anteriori mentre il lato B presenta l'ormai l'inconfondibile striscia LED luminosa Coast-to-coast, dettaglio di cui la casa spagnola ha fatto una vera e propria firma d'autore.
Gli interni non cambiano ma si confermano uno dei punti forti di questo modello, infatti in entrambi i pacchetti disponibili (top di gamma, per l'appunto) troviamo l'immancabile infotainment da 10,2 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, assistiti dal sistema Full Link Wireless per una connessione tra smartphone e veicolo senza cavi e dall'IA nativa Hola-Hola.

Presente anche il Digital Cockpit e il nuovo Smart Wraparound, il sistema di ambient light che crea un futuristico e piacevole effetto estetico integrandosi con gli ADAS della vettura, fornendo feedback luminosi intelligenti in tempo reale.
Resta quindi il carattere deciso ma sobrio degli interni, in special modo sono da apprezzare i sedili avvolgenti dell'allestimento FR e l'allineamento delle geometrie interne ed esterne, confermando come il tocco Volkswagen sia sempre presente.
La novità più grande però la troviamo nell'infotainment stesso, dalle impostazioni della vettura infatti è possibile modificare il comportamento del sistema ibrido attraverso tre modalità, scegliendo se guidare completamente in elettrico, in modalità ibrida oppure preservando la carica della batteria e utilizzare solo l'unità termica.

L'anello mancante

Oltre al comparto tecnologico ricchissimo, ciò che sorprende maggiormente su questo modello è la capacità di trasformarsi a seconda delle situazioni. In modalità Full Electric abbiamo ben 50 km di autonomia reale da sfruttare (60 dichiarati), 115 CV e una velocità massima raggiungibile di 130 km/h, con un consumo elettrico nel misto di circa 26 kWh ogni 100 km, mentre in modalità ibrida viene quasi da strabuzzare gli occhi dall'entusiasmo. Percorrendo strade collinari e brevi tratti extraurbani abbiamo tenuto una media di 32 km al litro, numeri davvero sorprendenti se pensiamo che la vettura pesa quasi 1650 kg. Brava SEAT.
Come abbiamo detto però Leon e-Hybrid nasconde un altro asso nella manica. Verrebbe da pensare che una Plug-in Hybrid possa essere una razionale e alquanto noiosa vettura da tutti i giorni, ma non è così.
La coppia di 350 Nm è disponibile già a regimi bassi e questo, insieme al fine tuning che la casa di Martorell ha apportato a diversi elementi tra cui sterzo, assetto e sospensioni, dona alla vettura un comportamento stupefacente quando si tratta di pestare sul pedale destro.

Lo sterzo in modalità sportiva si irrigidisce il giusto senza diventare scorbutico, l'assetto garantisce un ottimo ingresso di curva mitigando il fisiologico rollio della macchina e la combinata di freno rigenerativo + freni a disco assicurano un arresto deciso anche su curve molto strette.
Il propulsore inedito 1.4 TSI da 150 CV è abbinato al classico DSG, vera delizia che regala cambiate fulminee e impercettibili e si adatta senza indugi al veleggiamento del sistema ibrido.
Va inteso che Leon e-Hybrid non è una wannabe sportiva e soprattutto non ha la presunzione di dimostrarlo, tuttavia potrebbe essere l'anello di raccordo tra SEAT e CUPRA. Ha tutti i comfort e la tecnologia moderna per poter essere una daily car squisita, ma il tocco di Martorell è presente e si fa ben apprezzare quando ci si vuole divertire su una serie di tornanti.

La nostra opinione

Pur sapendo come la SEAT Leon di quarta generazione sia una delle migliori segmento C sul mercato, abbiamo constatato che alzare l'asticella è ancora possibile. La casa spagnola ha nell'arsenale una vera bomba da non lasciarsi scappare, anche in virtù del fatto che il prezzo di attacco è di 34.650 euro, ma considerando che SEAT offre 3.000 euro di sconto e aggiungendo gli ecoincentivi il costo finale potrebbe scendere a un minimo di 27.150 euro, il valore più basso per una segmento C elettrificata su tutto il mercato.
La batteria da 12,8 kWh si ricarica sia con una presa domestica in circa 5,5 ore oppure tramite una Wallbox in 3,4 ore. A tal proposito è la stessa casa madre che offre una sorta di consulenza per l'installazione dell'apparecchio e nel finanziamento sono comprese le spese per 3 tipologie di Wallbox chiamate SEAT Charger. Si parte da 399 euro per il modello base, mentre il secondo con connessione Wi-Fi costa 599 euro e infine il terzo, provvisto di pacchetto dati, ha un prezzo di 849 euro.

Il verdetto finale non può che essere positivo, ci piace praticamente tutto di questa vettura. L'equipaggiamento di serie è ricchissimo di tecnologia, mentre il sistema ibrido è smart in tutti i sensi, riesce infatti a capire come e quando spalmare la coppia dei motori elettrici in base alla situazione. Ci teniamo poi a elogiare nuovamente la qualità delle finiture e la cura dei dettagli, con SEAT che ormai non ha nulla da invidiare ad alcuni modelli ben più costosi e in voga.
Davvero poche le cose che non ci sono piaciute nel complesso, tra cui la riduzione del vano bagagli che ha "perso" 110 litri a causa dello spostamento del serbatoio sopra le ruote posteriori e l'eccessiva "smaterializzazione" della plancia, che si priva di ogni sorta di nottolino a favore di un sistema "full touch" a volte poco pratico e intuitivo.
Pecca anche la mancanza di un tasto fisico per il cambio della modalità di guida, per switchare tra le cinque diverse modalità (Eco, Comfort, Normal, Sport e Individual) bisogna accedere alle impostazioni di guida via infotainment, soluzione non proprio comoda e potenzialmente distraente durante la marcia.